La proposta

Il Veneto vuole la leva obbligatoria e propone una mini naja da 8 mesi

Secondo l'assessore regionale all'Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan, un'iniziativa di questo tipo formerebbe cittadini più consapevoli.

Il Veneto vuole la leva obbligatoria e propone una mini naja da 8 mesi
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In Veneto si pensa al ritorno a una leva obbligatoria, civile o militare. Una mini naja, in altre parole, di otto mesi, per formare, secondo quanto asserito dall'assessore regionale all'Istruzione e al Lavoro, Elena Donazzan, cittadini con un rinforzato senso di appartenenza alla nazione. Cittadini più consapevoli, insomma, responsabili e socialmente impegnati.

Il Veneto vuole la leva obbligatoria e propone una mini naja da 8 mesi

Tanto è concreta, secondo i vertici politici veneti, l'idea, che nel mese di giugno scorso la Regione aveva approvato a maggioranza una proposta di legge statale di iniziativa del Consiglio regionale, proprio sulla spinta dell'assessore Donazzan.

Il testo prevede che la scelta tra servizio civile o leva militare, valida per uomini e donne, potrà essere effettuata prima dello svolgimento del servizio, tra il compimento dei 18 anni e i 28. Servizio che, assicurano, sarebbe svolto nel territorio della propria regione.

Motore dell'iniziativa politica è l'idea che il servizio militare, come detto, possa formare cittadini consapevoli, come i tanti che, impegnati nel sistema di Protezione civile, hanno avuto l'occasione di svolgere il servizio di leva a loro tempo. Educazione al rispetto, disciplina, senso del dovere: tutti elementi, secondo Donazzan, ispirati dal servizio militare.

Sul piatto ci sarebbe anche una proposta economica per rendere l'iniziativa sostenibile. Tra le proposte ci sarebbe quella di utilizzare le risorse legate al Fondo sociale europeo, già al momento riservate al servizio civile, che potrebbero essere utilizzate per la reintroduzione della leva nelle forze armate del nostro Paese.

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