macabra "coreografia"

Protesta shock: No Green pass vestiti come prigionieri dei lager

L'episodio, avvenuto a Novara, ha suscitato indignazione un po' ovunque.

Protesta shock: No Green pass vestiti come prigionieri dei lager
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Shock a Novara durante la manifestazione contro il Green pass di sabato 30 ottobre 2021 per le vie del centro. I manifestanti hanno lanciato degli inequivocabili quanto inaccettabili riferimenti all'Olocausto, travestendosi da ebrei confinati nei campi di concentramento. E la comunità ebraica è insorta.

No Green pass vestiti da prigionieri dei lager

 

Come racconta Prima Novara, è diventato un caso nazionale la manifestazione dei no Green pass che sabato 30 ottobre  si è svolta per le vie di Novara. Come accade ormai ogni sabato, i cittadini in protesta si sono dati appuntamento nelle vie del centro città, ma questa volta hanno scelto di paragonarsi  nella loro protesta alle vittime dell'Olocausto.

Inequivocabili i richiami alle uniformi da prigionieri dei lager

I manifestanti si sono richiamati inequivocabilmente alle esperienze dei prigionieri dei lager nazisti. Hanno indossato delle pettorine bianche e grigie e alcuni hanno anche mostrato un finto numero identificativo, esattamente come quelli assegnati alle vittime della Shoah. Hanno sfilato in fila, reggendo un filo con dei nodi, per richiamare il filo spinato dei campi di concentramento.

Insorge la comunità ebraica

La "coreografia" (se così vogliamo chiamarla) ha suscitato la dura reazione della comunità ebraica di Novara e Vercelli. La presidente Rossella Bottini Treves in un'intervista a La Stampa non ha risparmiato parole dure:

"È già successo in altre città italiane ma queste persone non sanno cosa è stata la Shoah. È pazzesco che si manifesti in questo modo. La storia bisogna conoscerla e fatti del genere mi lasciano senza parole.  Non si può accostare una tematica come quella sul Green Pass a quella del filo spinato dei campi di concentramento e della Shoah".

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