"Le 7 giornate di Bergamo"

Simona Ventura diventa regista e debutta (al Festival di Venezia) con un film dedicato al dramma Covid di Bergamo

"Essere scelti per una mostra così blasonata rappresenta un sogno che si realizza: è la dimostrazione di un grande lavoro di squadra fatto in tempi record".

Simona Ventura diventa regista e debutta (al Festival di Venezia) con un film dedicato al dramma Covid di Bergamo
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Al Festival del Cinema di Venezia, Simona Ventura si toglie i panni di mattatrice televisiva e si cala in quelli di regista: protagonista della kermesse con la sua prima opera "Le 7 giornate di Bergamo", che racconta il dramma del Covid. Durante il concorso, per la sezione proiezioni speciali, verrà trasmesso il documentario che segna il debutto della conduttrice dietro la macchina da presa.

Simona Ventura al Festival del Cinema di Venezia

"È stata una vera sorpresa che mi ha riempito il cuore di gioia. Ho scelto di fare la mia prima regia nelle “Le 7 giornate di Bergamo” poiché avevo voglia di raccontare il mio punto di vista su un fatto che ha segnato profondamente le nostre vite".

 

"Le 7 giornate di Bergamo"

La pellicola racconta la costruzione, avvenuta in soli sette giorni, dell’ospedale da campo allestito in Fiera. Un presidio realizzato in tempi record grazie all’impegno degli alpini sostenuti da artigiani, volontari, alpini e ultrà dell’Atalanta. In particolare il film, prodotto da Proger Smart Communication, racconta cosa hanno rappresentato i sette giorni in cui è stato costruito l’ospedale:

"Un lavoro – aggiunge la regista - che non sarei riuscita a raccontare senza l’appoggio di Luigi Crespi e Ambrogio Crespi, di Giacomo Pellegrinelli e di Giovanni Terzi".

Nella giornata di ieri, 8 settembre 2021, SuperSimo è sbarcata il Laguna con il proverbiale entusiasmo, nella sua nuova pelle di regista.

"Il messaggio è questo: se ci uniamo, nulla può fermarci. E' un concetto importante, oggi più che mai, visto che guardiamo alla ripartenza, alla speranza: dobbiamo essere uniti, non divisi, perché abbiamo dato, abbiamo pianto, siamo stati in ginocchio, abbiamo perso, ma ora è arrivato il momento di guardare avanti".

Il noto volto televisivo non nasconde l'orgoglio di essere stata scelta per una vetrina così importante come quella veneziana:

"Essere scelti per una mostra così blasonata rappresenta un sogno che si realizza: è la dimostrazione di un grande lavoro di squadra fatto in tempi record, un motivo di orgoglio".

 

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