Nodi al pettine

In Veneto scoppia il caso dei medici che sostengono di essersi vaccinati da soli

Se si sono inoculati il vaccino nel loro studio, l'hanno fatto a scapito di dosi che dovevano finire ai loro assistiti?

In Veneto scoppia il caso dei medici che sostengono di essersi vaccinati da soli
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Proprio mentre in Veneto sotto i riflettori ci sono i medici che ancora non hanno provveduto a vaccinarsi (mercoledì scatteranno le ultime lettere di richiamo, poi avranno cinque giorni di reazione, quindi saranno sospesi senza stipendio fino a fine anno), ecco che scoppia il caso di un novero di professionisti che si sarebbero vaccinati, ma da soli.

Sono loro stessi a sostenerlo, ma il problema ora è: come verificarlo? E poi, se si sono inoculati da soli il vaccino nel loro studio, l'hanno fatto a scapito di dosi che dovevano finire ai loro assistiti?

In Veneto scoppia il caso dei medici che sostengono di essersi vaccinati da soli

Sta sollevando un polverone il caso degli operatori sanitari che hanno dichiarato di essersi sottoposti autonomamente al vaccino anti Covid.

La questione è ancora da chiarire, da superare ci sarebbe il nodo della privacy: più che un ostacolo, al momento sembra una montagna da scalare.

Ma il direttore generale della sanità veneta, Luciano Flor, s'è detto pronto a fare verificare i casi, uno dopo l'altro, a partire dal caricamento dei dati sulla piattaforma. Non si esclude nemmeno l'ingresso in campo delle procure competenti.

Ma restano anche i medici che rifiutano esplicitamente il vaccino

Ovviamente resta anche da fare i conti con gli operatori che rifiutano il vaccino senza validi motivi.

E per loro la linea applicata sarà quella "dura", come imposto dalla Legge. Una battaglia tutt'altro che facile da vincere: si parla di 583 dirigenti medici su 10.400, 207 pediatri, medici di medicina generale e specialisti su oltre 3mila unità. E questi sono solo i medici, cosiddetti no vax.

Si tratta per lo più di soggetti tra i 40 e i 60 anni. Per quanto riguarda gli infermieri, anche in questo caso i numeri sono preoccupanti: i vaccinati sono l'84 per cento. Non pervenuti i numeri riferiti agli Oss. Sulla vicenda, infine, i sindacati si dividono. Da una parte ci sarebbe il sindacato di base Cub Veneto, contrario alla sospensione del salario dei no vax. Dall'altro, invece, la Cgil di Venezia, che ha spiegato in modo chiaro come eliminare la clausola dell'obbligo vaccinale potrebbe dare una vera e propria "batosta" alla campagna vaccinale.

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