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Collezione Peggy Guggenheim: 400 ingressi nel giorno della riapertura. Karole P. Vail: "Una ventata di energia e ottimismo"

Ad accogliere i visitatori anche la direttrice, Karole P. B. Vail che, insieme allo staff, sottolinea lo stretto legame tra la collezione e la città.

Collezione Peggy Guggenheim: 400 ingressi nel giorno della riapertura. Karole P. Vail: "Una ventata di energia e ottimismo"
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La collezione ha finalmente riaperto le sue porte lo scorso martedì, 2 giugno 2020, in occasione della festa della Repubblica. Una ripartenza simbolica e che, nonostante i danni dovuti alla chiusura, incoraggia lo staff e la direttrice che, afferma, si occuperà personalmente anche della guardiania delle sale.

Le nostre impressioni

Anche noi abbiamo deciso di recarci presso la Collezione Peggy Guggenheim e di riassaporare la bellezza della casa museo della collezionista newyorkese. I cambiamenti, seppur discreti, si notano: all'ingresso di ogni sala, una placchetta in metallo indica il numero di persone massimo che può entrare, il personale ci indica cortesemente di aspettare nella sala precedente prima di proseguire con la visita e gli addetti delle pulizie passano più volte per accertarsi che gli spazi vengano sanificati. Nel complesso, la visita rimane piacevole nonostante gli obblighi imposti e il distanziamento sociale.

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Il commento della direttrice

La direttrice Karole P. B. Vail e lo staff hanno accolto personalmente i visitatori all'apertura dei cancelli, felici ed emozionati di poter nuovamente ricevere gli ospiti a Palazzo Venier dei Leoni.

Ringrazio il nostro pubblico, veneziani e veneti, che oggi sono al museo, per il loro entusiasmo e affetto”, dichiara la direttrice. “Questa ventata di energia e ottimismo sono un ottimo punto di partenza per ricominciare insieme. Abbiamo bisogno di bellezza, d’ispirazione, di respirare arte e cultura. Le difficoltà economiche sono innegabili: i mancati ricavi da biglietteria, shop ed eventi speciali degli ultimi tre mesi sono molto pesanti e ammontano a circa 2 milioni di euro. Ora però dobbiamo ripartire. Affinché la riapertura sia sostenibile economicamente, nei prossimi weekend saremo io e il mio staff a fare la guardiania nelle sale. Nei momenti di crisi e di cambiamento l’arte e la cultura sono una fonte d’ispirazione per trovare conforto. Hilla Ribay, artista e prima direttrice del Museo Solomon R. Guggenheim di New York, diceva che grazie alla contemplazione dell’arte possiamo cambiare i nostri comportamenti. L’arte può e deve stimolare la riflessione, il dialogo e lo scambio e il museo è lo spazio di “libertà” dove questo può accadere. Oggi noi riapriamo ma siamo già in ottima compagnia in città. Voglio salutare e ricordare le istituzioni che ci hanno preceduto, come i nostri "vicini di museo" le Gallerie dell'Accademia che hanno aperto qualche giorno fa e con ottimi risultati, la Fondazione Querini Stampalia e il Teatro la Fenice che riapre le visite alle Sale Apollinee. Faccio inoltre un grande in bocca al lupo alle istituzioni cittadine che si stanno preparando ad accogliere i visitatori, dai Musei Civici di Venezia alla Fondazione Pinault e alla Fondazione Cini. Venezia, i suoi abitanti, turisti e visitatori hanno bisogno di arte e cultura, di quella libertà di pensiero e visione che ispira e aiuta a gestire il cambiamento.”

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