Scoperto mentre inala cocaina da una bottiglia di plastica a bordo di un'auto
Durante la perquisizione veniva rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza di circa 20 centimetri, con lama di 9 centrimetri, con evidenti tracce di cocaina.
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bassano del Grappa unitamente alla Stazione di Marostica hanno tratto in arresto un cittadino nato a Verona mentre stava inalando cocaina da una bottiglia.
Scoperto mentre inala cocaina da una bottiglia di plastica a bordo di un'auto
Nel pomeriggio di ieri, martedì 13 luglio 2021, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bassano del Grappa unitamente alla Stazione di Marostica, nell’ambito di attività di polizia giudiziaria finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati inerenti il traffico di sostanze stupefacenti, traevano in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto abusivo di armi Michele Marchi, nato Verona 21 marzo 1984, residente Valbrenta, via Costa 34, celibe, nullafacente, pluripregiudicato anche per reati specifici.
Verso le ore 17 di ieri, in via della Ceramica, i militari operanti procedevano al controllo dell’autovettura condotta da un bassanese 43enne, residente in Marostica, con precedenti penali, con seduto lato passeggero il summenzionato Marchi. Nel corso dell’attività, si accertava che quest’ultimo, stava assumendo sostanza stupefacente del tipo cocaina, inalandola da una bottiglia di plastica.
Trovato anche un coltello
La successiva perquisizione personale a suo carico, permetteva di rinvenire due involucri in cellophane contenenti complessivamente gr. 11,2 di sostanza stupefacente del tipo cocaina, gr. 0,1 di analoga sostanza contenuta all’interno di una custodia di lenti a contatto ed un involucro in carta stagnola contenente gr. 16,7 di sostanza da taglio.
Inoltre, veniva rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza di circa 20 cm, con lama di 9 cm, con evidenti tracce di cocaina. La perquisizione personale a carico del conducente e la perquisizione veicolare, non consentiva il rinvenimento di ulteriore sostanza stupefacente. Il P.M. di turno, dottoressa Cristina Carunchio, informata dai reparti procedenti, disponeva la traduzione dell’arrestato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa udienza di convalida e contestuale rito direttissimo.