Nuovi sviluppi

Omicidio di Bovolone, tra mamma e figlio i rapporti erano tesi

Il figlio, ora in manette, è anche stato rinviato a giudizio per maltrattamenti alla moglie e alle figlie.

Omicidio di Bovolone, tra mamma e figlio i rapporti erano tesi
Pubblicato:
Aggiornato:

Non ha retto il lungo interrogatorio, Paolo Bissoli, 52enne disoccupato, figlio di Maria Spadini, trovata riversa a terra dopo essere stata uccisa a coltellate, con due lame ancora conficcate nella schiena all'arrivo delle Forze dell'ordine in via Grandi a Bovolone.

Omicidio di Bovolone, tra mamma e figlio i rapporti erano tesi

Dopo la separazione dalla moglie, Paolo Bissoli era tornato a vivere a casa della madre nel veronese, ma i rapporti con lei erano tesi e pare che fossero frequenti i litigi anche violenti. Ai Carabinieri aveva raccontato di essere tornato nell'abitazione e di aver trovato l'anziana mamma sdraiata in cucina, con due coltelli nella schiena, tra varie chiazze di sangue. Ma i fendenti erano stati inferti anche in altre parti del corpo.

Nonostante l'efferatezza dell'aggressione, però, gli inquirenti si sono trovati di fronte una casa in ordine, senza nemmeno un dettaglio fuori posto. I coltelli usati erano stati presi dal cassetto della cucina. Inizialmente, però, non si è pensato allo scenario peggiore, ma a una rapina finita male, escludendo la responsabilità del figlio.

Poi, però, dopo il racconto del 52enne le cose sono cambiate. Lui aveva riferito di essere uscito presto al mattino, verso le 6.30, per poi tornare a casa verso le 8. Ma dalle parole del figlio sarebbero emerse delle incongruenze. E per questo verso mezzogiorno, dopo l'interrogatorio, è scattato il fermo su iniziativa del Pubblico ministero con un'accusa gravissima: omicidio volontario aggravato.

Alle spalle dell'uomo un quadro complesso che avrebbe gettato ombre sulla veridicità di quanto riferito inizialmente. Spesso con la madre le discussioni sfociavano in violente litigate e sembra che il 52enne avesse problemi di dipendenza dall'alcol. Il suo status di disoccupato, inoltre, pare non fosse molto tollerato dall'anziana madre.

C'è poi un altro aspetto, rilevato da un'intervista del Corriere, che rende il tutto ancora più grave. L'uomo da un anno non viveva più con la moglie e con le figlie adolescenti che lo avevano denunciato. Di recente era stato rinviato a giudizio e il processo inizierà nel mese di ottobre. Nel 2018 era poi stato arrestato per un doppio tentativo di rapina.

Seguici sui nostri canali