Si sdraia in mezzo alla strada per protesta, all'arrivo dei poliziotti si scaglia contro di loro
Una guardia giurata che prestava servizio di sorveglianza nei pressi del padiglione fieristico, aveva intimato a dei giovani di allontanarsi dall’androne della Fiera.
Lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale sono i reati contestati, ieri sera, a due cittadini stranieri di nazionalità indiana, arrestati in Borgo Roma dagli agenti delle Volanti.
Si sdraia in mezzo alla strada per protesta
I due uomini sono stati segnalati, intorno alle 22, alla Centrale Operativa della Questura da una guardia giurata incaricata di prestare il proprio servizio di sorveglianza nei pressi del padiglione fieristico. Ad entrambi era stato intimato di allontanarsi dall’androne della Fiera: ordine, questo, che li aveva fatti andare su tutte le furie ed aveva spinto uno dei due a sdraiarsi, per protesta, al centro della carreggiata, in viale del Lavoro.
I ragazzi, poco più che trentenni, sono stati presto raggiunti dai poliziotti che hanno immediatamente riscontrato il forte stato di agitazione in cui entrambi versavano, favorito, con tutta evidenza, da una smodata assunzione di alcolici.
Il maggiore dei due (di anni 33), ancora pericolosamente steso in mezzo alla strada, è stato riportato dagli agenti nel parcheggio della Fiera, ove ha opposto resistenza attiva al tentativo di avvicinarlo all’auto di servizio per lo svolgimento dei necessari accertamenti sulla sua identità. Allo stesso modo, anche l’altro connazionale ha iniziato ad assumere un atteggiamento refrattario ed aggressivo, tanto da provocare ad uno degli operatori di Polizia – con il quale aveva ingaggiato un breve colluttazione – lesioni giudicate guaribili in un paio di giorni.
Divieto di dimora
Nonostante l’assoluta reticenza nel collaborare, i ragazzi sono stati accompagnati in Questura e sottoposti agli accertamenti necessari che hanno fatto emergere, a carico di entrambi, precedenti per reati contro la persona.
Questa mattina, i due cittadini stranieri sono comparsi davanti al giudice che, dopo l’udienza di convalida, in sede di rito direttissimo ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel comune e nella provincia di Verona.