Buone prospettive per l’agriturismo a settembre, ricerca dei prodotti tipici come souvenir
La ricerca dei prodotti tipici è tornata ad essere un ingrediente irrinunciabile delle vacanze.
Si prospetta per gli agriturismi veronesi un settembre positivo.
Buone prospettive per l’agriturismo a settembre
Il mese è particolarmente apprezzato da quanti cercano il relax e la tranquillità, ma vogliono anche approfittare dei risparmi possibili con l’arrivo della bassa stagione. È quanto prevede Coldiretti Verona dopo un’estate che ha fatto registrare negli agriturismi un boom di presenze sia per gli alloggi che per la ristorazione.
“Con l’emergenza sanitaria Covid- 19 quest’anno – sottolinea Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra Verona, l’associazione che gestisce le attività agrituristiche di Coldiretti – si registra un aumento del turismo legato alla natura mentre la volontà di attendere un miglioramento della situazione ha portato molti turisti a rimandare il più possibile la partenza. A far scegliere una delle 400 strutture agrituristiche scaligere è l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. Peraltro, si tratta di strutture situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza secondo Terranostra”.
“In alcune zone del territorio, come sul Lago di Garda, – aggiunge Chiavegato - si sono registrate buone presenze di turisti stranieri, in particolare tedeschi e del nord Europa, ma mancano ancora americani, russi e orientali, nonostante i segnali positivi con l'entrata in vigore del green pass”.
Programmi ricreativi
Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il trekking ma non mancano –sottolinea Coldiretti Verona – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, corsi di cucina o di orticoltura. A settembre nelle campagne – precisa la Coldiretti - c’è la possibilità di assistere alle tradizionali attività dell’autunno come il rito della raccolta dell’uva o passeggiare nei boschi alla ricerca dei funghi. Un interesse coerente con il boom del turismo enogastronomico con quasi sei italiani su dieci (59%) in vacanza in Italia che durante l’estate 2021 hanno scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola.
La ricerca dei prodotti tipici è tornata ad essere un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico che – conclude Coldiretti – sviluppa un fatturato di oltre 5 miliardi, potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie di Campagna Amica, oltre alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle strade del vino a quelle dell’olio. Oltre un italiano su 2 (53%) in vacanza acquista prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2021, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria Covid a sagre e manifestazioni enogastronomiche