Frutta, verdura e simpatia sul carretto del "giovane" Bresaola
Francesco Bresaola detto «Il giovane» percorreva le vie di Villafranca vendendo frutta e verdura nelle varie corti villafranchesi

Francesco Bresaola detto «Il giovane» percorreva le vie di Villafranca vendendo frutta e verdura nelle varie corti villafranchesi
Probabilmente oggi non ci suonerebbe poi così tanto famigliare, mentre stiamo passeggiando per le vie del nostro paese, sentire la voce di un uomo che conduce un carretto di legno pieno di frutta e verdura che ci richiama all'attenzione gridando slogan come «Peri e pan fin a doman!», oppure «la catalogna che la g'ha vergogna!».
Era quello che invece succedeva quando, negli anni ‘30 e ‘40, Francesco Bresaola detto «Il giovane» percorreva le vie di Villafranca vendendo frutta e verdura nelle varie corti villafranchesi.
Francesco nacque nel 1906 e cominciò la sua attività di venditore fin da ragazzino (di qui il soprannome), quando a soli tredici anni rimase orfano del padre Bartolomeo detto «Betole», anch'esso venditore porta a porta.
Per mantenere la numerosa famiglia composta da madre e sei fratelli iniziò dapprima raccogliendo «strasse e ossi», stracci e ferro vecchio, per poi passare alla vendita di formaggi ed infine di pesce, andando ogni giorno assieme al fratello in bicicletta fino a Torri del Benaco per procurarsi
il pescato da rivendere.
Nel 1935 sposò Angela De Signori e decise di aprire un negozio in «Contra’ de sora», l'attuale via Nino Bixio, in cui vendere stabilmente frutta e verdura a chilometro zero.
Abbiamo incontrato il figlio di Francesco, Luigi Bresaola, che tutt'oggi porta avanti l'attività di famiglia. «Mio padre era un venditore nato» ci spiega. «Faceva ogni giorno il giro del paese con il carretto, partiva con un sacco di cose e alla sera non rimaneva mai niente».
Il primo negozio era poco distante da quello di oggi, dallo stesso lato della strada, verso l'incrocio. Nel 1950 si trasferì dov'è tutt'oggi ubicato.
Francesco era un gran lavoratore ed una persona molto buona, con una particolare predisposizione ad aiutare i più poveri e per questo era una figura molto apprezzata dalle persone del paese. Francesco morì nel 1970 e Luigi decise di continuare l'attività in principio da solo e poi, dal 1973, assieme alla moglie Margherita.
Luigi e Margherita ebbero due figli, Anna e Alberto. Oggi il negozio ègestito dal figlio del «Giovane» e da Margherita Paganini che, assieme a Daniela, moglie di Alberto, portano avanti un'attività che da più di 66 anni è una delle più apprezzate sul territorio.