Addio a Sylvano Bussotti: nel 1984 aveva curato la regia di Tosca in Arena
Fondazione Arena di Verona esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Sylvano Bussotti, artista fiorentino dalla straordinaria e poliedrica carriera, impegnato anche in Arena e al Teatro Filarmonico.
Pochi artisti hanno saputo incarnare le numerose anime del mondo della cultura, dell’arte e del teatro al pari di Sylvano Bussotti, scomparso in una residenza sanitaria di Milano a pochi giorni di distanza dal suo novantesimo compleanno.
Addio a Sylvano Bussotti
Di Bussotti resterà memoria indelebile quale artista a tutto tondo che ha segnato l’evoluzione culturale del secondo Novecento: è stato infatti pittore, scenografo, costumista, regista, compositore, artista figurativo.
Nato nel 1931, aveva cominciato bambino a studiare la musica arrivando anche a frequentare il Conservatorio, senza tuttavia mai laurearsi a causa dell’inizio della guerra. Si avvicina ancora giovane alle arti figurative grazie al fratello e ad uno zio, entrambi pittori, per poi intraprendere una carriera ricca di contaminazioni che lo porteranno a ricoprire incarichi di assoluto prestigio nel panorama artistico internazionale.
Nella sua lunghissima carriera ha curato in Arena la regia di Tosca nel 1984, anno del debutto sul palcoscenico veronese del giovane Daniel Oren, ed è tornato nel 1991 firmando regia, scene e costumi di Rigoletto.
Al Teatro Filarmonico, invece, debutta nel 1985 con Un giorno di regno in veste di regista, scenografo e costumista, e vi ritorna nel 1990 per la regia di Cirano, commedia lirica di D. Bramati e musica di Marco Tutino. Più recentemente, nel 2012, è presente in qualità di compositore nella rassegna Verona Contemporanea.
Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, la cui carriera si è spesso intrecciata a quella di Bussotti, così lo ricorda:
"Ci legava una personale amicizia di lunga data a fianco di un’intensa frequentazione musicale. Abbiamo lavorato insieme in numerose occasioni; tra le tante porterò con me il ricordo del Trittico pucciniano alla Scala nel 1983 e l’Inaugurazione per il 50° Anniversario del Maggio Musicale Fiorentino nel 1987 con il Benvenuto Cellini di Berlioz".
(foto: Federazione CEMAT)