Inquinamento da Pfas, nato il tavolo tecnico
Previste opere per 179.190.000 euro. La soluzione: sostituire le fonti e interconnettere gli acquedotti
Previste opere per 179.190.000 euro. La soluzione: sostituire le fonti e interconnettere gli acquedotti
Da oggi i tre Consigli di Bacino (Consiglio di Bacino Bacchiglione, il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo e il Consiglio di Bacino Veronese) lavorano in squadra.
E' nato infatti il tavolo tecnico per la condivisione della pianificazione delle attività di sostituzione delle fonti di acqua potabile inquinate dai Pfas, sostanze perfluoro alchiliche. Un protocollo di intesa, un “accordo di programma Pfas” per la pianificazione congiunta delle opere di adeguamento delle reti e degli impianti di acquedotto, al fine di porre in essere tutte le misure necessarie a tutela della qualità della risorsa idrica distribuita.
Le linee guida emerse sono la prevenzione e abbattimento degli inquinanti, monitoraggio e prevenzione della diffusione nell’ambiente di Pfas, interventi per l’abbattimento delle sostanze perfluoro alchiliche, sostituzione della fonte di approvvigionamento di Almisano, al fine di garantire l’utilizzo potabile dell’acqua in falda connettendo tutte le reti acquedotto, ad oggi separate l’una dall’altra.
Per risolvere la crisi innescata dall’inquinamento delle falde nella zona tra Vicenza, Padova e Verona, la soluzione a lungo termine e definitiva è l’interconnessione delle reti di acquedotto, che consentirà l’integrale sostituzione delle fonti di approvvigionamento a rischio e la tutela degli abitanti dei comuni interessati.
Per quanto riguarda l'area veronese sono già stati attivati interventi per 5.760.000 euro: l’accordo di programma Pfas prevede altri 91.040.000 euro per sostituire la fonte di Almisano (totale 96.800.000 euro). Come? Connettendo la rete acquedotto, prelevando l’acqua dalla falda veronese e collegandola all’est veronese. A sua volta, la falda veronese dovrà essere collegata a quella di Bussolengo.