Rider sfregiato per aver difeso una ragazzina incontra l'aggressore: "Non mi ha nemmeno chiesto scusa"
La vittima, Michele Dal Forno, ha poi aggiunto: "Spero davvero che quel 16enne cambi vita"
Non l'ha guardato negli occhi, nemmeno per un millesimo di secondo, neanche una volta fuori dall'aula del Tribunale. Le scuse per l'aggressione? Solo rivolte al giudice, senza mai pronunciare il nome della vittima, Michele Dal Forno, il rider che lo scorso 17 aprile in via Locchi a Ponte Crencano era stato sfregiato con un fendente solo perché era intervenuto a difesa di una ragazzina.
Rider sfregiato per aver difeso una ragazzina incontra l'aggressore: "Non mi ha nemmeno chiesto scusa"
Non nasconde la sua delusione, Dal Forno, 21 anni, che porta ancora i segni di quella coltellata, al termine del primo incontro tra i due, nell'ambito di un'udienza in tribunale a Venezia. L'aggressore ha parlato, ha fornito la propria versione dei fatti, si è detto dispiaciuto ma non ha mai chiesto scusa. I fatti, come detto, risalgono allo scorso 17 aprile. Dal Forno stava consegnando pizze e in una pausa era intervenuto in una lite tra due ragazzini di origini albanesi.
Il suo altruismo, però, aveva innescato una reazione imprevedibile nell'aggressore che aveva estratto un coltello e l'aveva colpito sul viso. Il segno di quel raptus di follia è ancora ben visibile sul lato sinistro del viso del rider. L'udienza si è tenuta giovedì mattina e Dal Forno non era obbligato a esserci.
Ma lui ha voluto presenziare insieme al legale proprio per incontrare il ragazzo che l'ha sfregiato in modo permanente e che dopo una permanenza di cinque mesi in carcere nel penitenziario minorile trevigiano di Santa Bona, attualmente si trova in una comunità poco fuori Verona. Il baby sfregiatore aveva rischiato fino a 8 anni di reclusione. Ma il Tribunale dei minori ha poi optato per la messa alla prova: in pratica se dimostrerà di superare un percorso di recupero di un anno e dieci mesi, allora vedrà estinguersi tutte le accuse.