Soccorso alpino festeggia 50 anni, Padovani: “Un’eccellenza sempre al fianco dei cittadini”
La Stazione di Verona è una delle sei delegazioni della Regione Veneto.
Due giorni per celebrare 50 anni di storia della Stazione di Verona del Soccorso Alpino.
Soccorso alpino festeggia 50 anni
Sabato 30 ottobre in piazza dei Signori e venerdì 19 novembre in Gran Guardia i volontari del CNSAS, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, incontreranno i cittadini per mostrare le proprie attività e presentare un libro che ripercorre i dieci lustri di storia.
‘Noi ci 5iam0’ è lo slogan della manifestazione, che descrive benissimo, con le lettere sostituite dai numeri, come dal 1971 i volontari siano sempre al fianco dei cittadini.
Il 30 ottobre alle 15 in piazza dei Signori ci sarà la cerimonia d’inizio del 50esimo e poi, fino alle 19.30, saranno presentati mezzi e materiali utilizzati durante le operazioni di soccorso, grazie anche ad una mostra di fotografie prese dalla dimensione operativa.
Numerosi incontri di addestramento
Durante l’anno la sezione di Verona svolge parecchi incontri di addestramento e aggiornamenti tecnici ai quali si aggiungono anche numerosi interventi. Da gennaio ad oggi sono 82 le operazioni di soccorso eseguite; 81 quelle effettuate nel 2020 con il lockdown, dati che fanno riflettere su quanto sia importante il ruolo del Soccorso Alpino.
Il momento clou dell'evento sarà il 19 novembre in Gran Guardia, dove saranno presenti i tecnici della squadra di Verona, gli ex volontari e tanti ospiti, per dare la possibilità a tutti di conoscere l’attività svolta dal Soccorso Alpino.
Delegazione di Verona
La Stazione di Verona è una delle sei delegazioni della Regione Veneto. Ne fanno parte 30 volontari tecnici, con varie figure specializzate. Operano inseriti nel Soccorso Alpino Veneto, che conta 28 stazioni alpine e 3 stazioni speleologiche. L’attività, oltre alla formazione, prevede una forte collaborazione con il 118. Ogni giorno infatti un tecnico è presente presso la base dell’elisoccorso in Lungadige Attiraglio per le operazioni in montagna, negli ambienti ostile o per intervenire negli incidenti stradali. In ugual modo c’è anche collaborazione con l’Esercito e l’Aereonautica Militare, perché gli uomini del Soccorso Alpino sono abilitati a salire su ogni tipo di elicottero.
Nella stessa serata sarà presentato il libro, distribuito gratuitamente ai partecipanti, che racconta tutta la storia della sezione veronese in 144 pagine, realizzato in collaborazione con Montura Editing e il supporto di Agsm. Sfogliandolo si potrà fare un percorso di tappe storiche e conoscere come è nato e come si è evoluto questo servizio di volontariato, spinto da passione, servizio, sicurezza, evoluzione, prevenzione, tecnica ed efficienza, tutte parole chiave che accomunano i volontari che operano dal 1971 ad oggi.
Alla presentazione in Sala Arazzi sono intervenuti l’assessore alla Protezione Civile Marco Padovani, il delegato Prealpi Venete Marco Vignola, il capo stazione del Soccorso Alpino Alberto Corà e il coordinatore dell’evento Marco Urbani.
“La Protezione civile non può che ringraziare l’importante attività svolta dal Soccorso Alpino – ha detto l’assessore Padovani -. E non è assolutamente un complimento di circostanza, perché stiamo parlando di un elemento importante della nostra Protezione Civile, a Verona così come in tutta Italia. È vero ciò che dice lo slogan ‘Noi ci 5iam0’, perché gli uomini del Soccorso Alpino ci sono sempre, e in questi anni sono stati motivo di educazione ai comportamenti corretti che si devono tenere in montagna. Invitiamo a partecipare anche i giovani e le nuove generazioni che vogliono affrontare il mondo della montagna, perché l’aspetto della prevenzione è veramente importante".
“Voglio ringraziare tutti gli ex volontari del Soccorso Alpino, a partire da quelli che hanno fondato la Stazione 50 anni fa – ha detto il capo stazione Corà -. Ed è grazie a loro infatti che noi oggi siamo qui ad operare. Portiamo avanti lo stesso entusiasmo e impegno di chi ci ha preceduto, sempre pronti a intervenire, è questo lo spirito che ci contraddistingue".