Cinquanta ragazzi al lavoro per salvare le tartarughe palustri

I giovani hanno raccolto le bottiglie di scarto dei visitatori del parco e hanno immesso la plastica nel circuito del reciclo ricevendone un riconoscimento economico.

Cinquanta ragazzi al lavoro per salvare le tartarughe palustri
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I giovani hanno raccolto le bottiglie di scarto dei visitatori del parco e hanno immesso la plastica nel circuito del reciclo ricevendone un riconoscimento economico.

Sono stati raccolti circa venti quintali di plastica in un anno dal Parco Natura Viva di Bussolengo. Questa enorme quantità, pari a circa 40.000 bottiglie, è stata usata per finanziare le attività del progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delle tartarughe palustri europee.

Protagonisti, insieme al Parco Natura Viva e alla Green Teen Team Foundation, sono stati 50 ragazzi di età non superiore ai qundici anni.

I giovani hanno raccolto le bottiglie di scarto dei visitatori del parco e, presso la Serit, società di smaltimento e raccolta, hanno immesso la plastica nel circuito del reciclo ricevendone un riconoscimento economico.

«Siamo arrivati a riempire metà dei 40 quintali di cui dispone un container pieno - sottolinea Camillo Sandri, veterinario e curatore del Parco Natura Viva – e questo significa aver guadagnato fondi importanti per le attività di salvaguardia delle tartarughe e delle testuggini europee. Ancor più importante però è forse il valore non calcolabile che questa attività ha portato con sè: tutti i ragazzi hanno preso coscienza di cosa significhi tutelare l’ambiente, lavorando concretamente per un obiettivo comune. Si sono assunti la responsabilità del controllo, della gestione e della cernita dei materiali: domani potranno vedere con i propri occhi che il loro impegno consentirà ad un prodotto di scarto di riacquistare vita e offrirà una speranza in più alla salvaguardia di specie a rischio di estinzione».

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