Situazione delicata

Medici di base Ulss 9: “ C’è un lavoro massacrante, pazienti aggressivi nei nostri confronti”

Le linee telefoniche sono intasate, i medici di medicina generale ricevono una media di 400 telefonate al giorno.

Medici di base Ulss 9: “ C’è un lavoro massacrante, pazienti aggressivi nei nostri confronti”
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La pressione all’interno degli ospedali si fa sempre più sentire ma anche i medici di medicina generale stanno attraversando un momento difficile, con turni di lavoro massacranti e pazienti sempre più aggressivi nei loro confronti.

Situazione Covid

Il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha fatto oggi, mercoledì 12 gennaio 2022 il punto della situazione sull’emergenza Covid all’interno della provincia di Verona. Al giorno vengono eseguiti una media di 25mila ai 29mila tamponi, basta pensare che ieri ne sono stati fatti 29.390. Tramite questi tamponi ieri sono stati trovati 4026 positivi, a tal proposito Girardi ha puntualizzato:

“Che non sono i positivi di ieri ma quelli elaborati dai tamponi, in realtà le persone positive trovate ieri con tampone sono 3.613. Siamo intorno 3500 casi al giorno mentre prima eravamo intorno a 3200 casi al giorno, la curva è in crescita. Lunedì sono iniziate le scuole e questo probabilmente ci porterà tra 5-6 giorni a una nuova crescita e una evoluzione delle fasce di età dei contagi”.

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Aumenta il lavoro, medici di medicina generale stremati

Alla conferenza in streaming erano presenti anche alcuni medici di medicina generale dell’Ulss 9 Scaligera che hanno palesato come il momento sia molto difficile. Il dottor Franco Bertaso ha spiegato:

“Stiamo affrontando la situazione di eccezionale emergenza, nell’arco della settimana sono raddoppiati i casi di positività, è difficile riuscire a seguire tutto, a partire dal tracciamento, dai certificati di guarigione ecc. E’ un’impresa, tutte le nostre linee telefoniche sono intasate, riceviamo una media di 400 telefonate al giorno, risulta essere impossibile contattare le segreterie ormai e noi, stiamo lavorando 15 ore al giorno 7 giorni su 7. Siamo sfiniti”.

Al grido d’aiuto si è unito anche il dottor Pierluigi Godino che ha ribadito:

“La situazione ha fatto sì che si crei una notevole mole di lavoro trasferito sulla telefonia o anche sui servizi informatici, è chiaro che la richiesta è enorme e non riusciamo a far fronte in giornata a tutte le richieste che arrivano, nell’ambito del giorno dopo viene recuperato il precedente. C’è un lavoro massacrante ed enorme a cui stiamo facendo fronte. Le difficoltà sono tante”.

E’ emerso inoltre che i pazienti sono più intolleranti rispetto alle attese, le tempistiche e alla situazione che si sta creando tanto che la dottoressa Franca Mirandola ha puntualizzato:

“Il nostro lavoro di medici di base in questo periodo è veramente pesante, io ricordo che non siamo solo medici del Covid, abbiamo una serie di patologie sul territorio da gestire, l’aggressività dei pazienti si è manifestata in maniera pesante in qualche studio dei colleghi, siamo sobbarcati di parti burocratiche che potrebbero essere snellite, noi teniamo duro però veniteci incontro”.

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