Scambio di coppia: luoghi e vizi
Inchiesta esclusiva di VillafrancaWeek su una pratica assai diffusa anche a Villafranca e in altri Comuni
Inchiesta esclusiva di VillafrancaWeek su una pratica assai diffusa anche a Villafranca e in altri Comuni
Lory e Paolo hanno 24 e 32 anni. Sono una coppia sposata di Bussolengo. Laura e Luigi, 43 e 52 anni, vivono invece a Villafranca ma ognuno a casa propria. Tutti e quattro hanno una vita normale, un lavoro e un mutuo: fanno la spesa, vanno in palestra. Tra di loro non si conosco. L'unica cosa che hanno in comune è di essere due tra il milione di coppie che in Italia, secondo le ultime statistiche, almeno una volta hanno praticato lo scambio di coppia, ovvero una coppia su dieci, a fronte di 500mila appassionati che «esercitano» regolarmente. Lo fanno in locali ad hoc o in luoghi pubblici come parcheggi e spazi isolati: sono coppie adulte e consenzienti che si scambiano i partner in un gioco sessuale che prevede regole a cui chi gioca deve attenersi.
Il termine «scambismo» viene dall'inglese «swinging», scambio. Originariamente infatti, la terminologia esatta per definire la coppia aperta era «wife swapping» ovvero «scambiandosi la moglie», fenomeno che pare affondi le sue radici all'epoca della Seconda Guerra Mondiale: i piloti dell'Air Force militare erano abbastanza ricchi ed importanti da pretendere che periodicamente le mogli li raggiungessero al fronte. Tra i commilitoni si radicò presto l'abitudine di condividere le compagne.
Oggi lo scambismo è una pratica che ha un grande successo tra praticanti e ammiratori della disciplina: basta girare un po’ sul web per trovare siti dedicati completamente a questa arte amatoria: «Annunci69», «ErosLand», oltre agli utilizzatissimi «Kijiji» e «Bakeca». Dalle migliaia di inserzioni emerge che il villafranchese è un luogo molto dinamico da questo punto di vista. Qui fino a qualche anno fa faceva furore il «Bollino Rosso», in via Adamello 4 a Villafranca. Dapprima semplice locale per scambisti raffinati, negli ultimi mesi aveva aggiunto anche un centro benessere naturista, il «Luxuria Club», ma da qualche mese ha chiuso definitivamente i battenti, nonostante le ottime recensioni lasciate dai clienti, come quella di Antonella: «Bel locale, pulito e moderno, bella gente, bella musica. Molto trasgressivo, merita». Anche il commento di «Sospiro» è dello stesso tenore: «Ho sempre trascorso belle serate. Bellissima gente a posto e feste ben gestite».
Poco distante, in via del Lavoro 72/74 a Bussolengo, si trovava il «New Oasi», di cui ci sono notizie sul web fino al luglio scorso: oggi il telefono suona a vuoto. Le coppie della zona ora sono costrette ad «emigrare» nella fertilissima terra bresciana del Lago di Garda, che offre decine di locali molto frequentati. Pochi invece i luoghi di scambio all'aperto, il «battuage», sul nostro territorio: sarebbero più di 150mila le persone dedite a questa pratica «esibizionista», da Nord a Sud, con Lombardia, Sicilia e Calabria tra le regioni in testa. Su «Annunci69» un utente aveva indicato il parcheggio in Piazza Madonna del Popolo a Villafranca come frequentato da coppie il venerdì e sabato dopo le 22, ma in molti si sono lamentati nei commenti di non aver trovato mai nessuno.
Ma come funziona l'approccio in questi posti? Per riconoscersi ci sono dei segnali inconfondibili, come gli abbaglianti: in alcuni parcheggi viene stabilito un numero che oscilla da tre a cinque «sfanalate», oppure le quattro frecce accese, che sono quelle più gettonate per la semplicità di visibilità. Alcuni scambisti mettono anche dei lustrini rossi o neri allo specchietto lato guida. Dopo l'approccio inizia ovviamente un incrocio di sguardi ammiccanti e il gioco inizia. Il corteggiamento sulle quattro ruote prevede infatti sia macchine o anche camion, che si accostano e si avvicinano dopo i segnali di intesa , passando sempre più vicino e sempre più lentamente all'auto della propria preda, spesso in modo circolare. Da qui in poi tutto è lasciato alla fantasia delle coppie.