50enne aggredito per aver difeso una donna che stava staccando dei manifesti sulle Foibe
La donna era intenta a togliere i manifesti e tre uomini si sono avvicinati minacciandola verbalmente.
Un uomo di 50 anni è stato preso a calci e pugni da un gruppo di tre uomini nel quartiere di Veronetta dopo che si era avvicinato per difendere una ragazza.
50enne aggredito per aver difeso una donna
Era da poco passata la mezzanotte di lunedì 7 febbraio 2022 quando a Veronetta un 50enne è stato aggredito da tre uomini. I gruppi “Non Una di Meno Verona”, “Infospazio 161”, “Circolo Pink”, “Laboratorio autogestito Paratodos”, “Rifondazione comunista Verona”, “Cub Verona”, “PCI Verona” e “Sinistra italiana Verona” hanno denunciato l’accaduto con una nota:
“Poco dopo la mezzanotte di lunedì 7 febbraio a Verona si è verificata una nuova aggressione di matrice neofascista. Un uomo è stato violentemente colpito al viso e al corpo da tre persone riportando fratture multiple al naso e contusioni con prognosi di 30 giorni.
L’uomo, 50 anni, si trovava per strada nella zona di un istituto scolastico del quartiere Veronetta dove erano stati affissi degli striscioni e dei manifesti contenenti propaganda neofascista firmati da Blocco Studentesco, organizzazione giovanile affiliata a Casa Pound.
Una residente della zona stava cercando di staccarli dal muro. L’affissione si era evidentemente appena conclusa dato che il materiale era ancora completamente imbevuto di colla. I tre presunti autori - abbigliati in modo conforme ai canoni del loro gruppo di appartenenza - si trovavano poco lontano, e dopo essersi accorti che la donna era intenta a danneggiare i loro manifesti si sono avvicinati minacciandola verbalmente”.
Il 50enne si è così avvicinato per difenderla e la nota prosegue specificando:
“L’uomo, vista la situazione potenzialmente pericolosa, si era avvicinato a sua volta. A quel punto, uno dei tre neofascisti si scagliava direttamente contro l’uomo prendendolo a pugni, facendolo cadere a terra, ferendolo, e scappando con gli altri due subito dopo”.
Manifesto contro l’incontro con Eric Gobetti
La donna era intenta a staccare i manifesti di Blocco Studentesco contro l'incontro che prevedeva la presenza dello storico Eric Gobetti nel Giorno del Ricordo. Evento che era finito nel mirino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia che aveva scritto al sindaco Sboarina palesando il proprio disappunto sull’evento. A riguardo il primo cittadino di Verona aveva chiesto spiegazioni al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, competente degli istituti secondari di secondo grado.
LEGGI ANCHE:
Foibe, evento revisionista nella scuola. Sboarina: "Fatto grave, interpellato l’ufficio scolastico"
Nella nota i gruppi che denunciano il fatto puntano il dito anche contro l’amministrazione e scrivono:
“In questa città le connessioni tra estrema destra e istituzioni sono evidenti e sfacciatamente rivendicate. L’amministrazione comunale sta legittimando e sdoganando come soggetti politici i gruppi neofascisti e le loro ronde notturne di ‘difesa e controllo del territorio’: sta sistematicamente occultando minacce, intimidazioni e aggressioni portate avanti in nome di una presunta sicurezza pubblica, e minimizza pestaggi in pieno centro e a sfondo politico a danni di chiunque non rientri nei loro canoni.
Ma come dimostra l’episodio più recente, chiunque può finire nel mirino degli squadristi, che possono contare sul tacito consenso di chi amministra la città e ha di fatto deciso di ‘appaltare’ la sicurezza pubblica alle spedizioni punitive e incontrollate dei gruppi di estrema destra.
Quegli stessi gruppi che si ergono a paladini della libertà di espressione arrivando a chiedere la cancellazione della legge Mancino perché, a loro dire, limiterebbe la libertà di opinione, sono poi protagonisti di aggressioni violente contro chiunque ritenga doveroso esprimere un civile dissenso contro i rigurgiti neofascisti.
Non possiamo restare indifferenti di fronte a un’escalation di violenza che ci troviamo a rivivere a pochi anni di distanza dall’assassinio di Nicola Tommasoli. La situazione è diventata ormai insostenibile e questo coacervo di ipocrisia e connivenze tra destra radicale e destra istituzionale merita di essere contrastata attivamente. Da tutta la cittadinanza”.