Verona

Fondazione Arena piange la scomparsa di Antonietta Stella: protagonista nelle opere di Verdi

Nell’anfiteatro veronese è stata anche Mimì ne La Bohème di Puccini nel Festival ’57.

Fondazione Arena piange la scomparsa di Antonietta Stella: protagonista nelle opere di Verdi
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Si è spenta mercoledì all’età di 92 anni Antonietta Stella, grande soprano dall’ampio repertorio, voce inconfondibile di lirico spinto, indimenticabile interprete verdiana degli anni ’50.

Fondazione Arena piange la scomparsa di Antonietta Stella

Nata a Perugia nel 1929, dopo il debutto a soli vent’anni, rientrò fra i giovani talenti prediletti da Tullio Serafin. Proprio dal 1950 si esibì nelle più importanti produzioni dei teatri italiani ed esteri, tra cui alla Scala di Milano e al San Carlo di Napoli, all’Opera di Vienna e al Met di New York, spesso come protagonista dei titoli inaugurali.

Fu regolarmente accanto ad artisti come Del Monaco, Bergonzi, Di Stefano, Corelli, Barbieri, Simionato, Cossotto, Taddei, Cappuccili, diretta da tutti i migliori maestri del repertorio operistico italiano, da Gui e Karajan fino a Riccardo Muti.

Soprano di assoluto riferimento in un’epoca e un repertorio dominati da colleghe come Callas, Tebaldi e poi Caballè, riuscì a distinguersi come interprete di gusto e talento, documentata da diverse incisioni ufficiali e moltissime catturate dal vivo, fino al ritiro dalle scene avvenuto nel 1974.

All’Arena di Verona è stata protagonista soprattutto nelle opere di Verdi: il debutto è avvenuto nel 1953 ne Il Trovatore e La Forza del destino (entrambe per 4 recite) cui ha fatto seguito Aida all’inaugurazione del 1954 e per tutta la stagione ‘55, quindi acclamata nel ’58 e nel 1960.

Nell’anfiteatro veronese è stata anche Mimì ne La Bohème di Puccini nel Festival ’57 ed è tornata per un’ultima trionfale stagione per tutte le recite di Cavalleria rusticana di Mascagni nel 1964.

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