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Truffavano gli anziani con la tecnica del finto parente: sgominata banda dalla Polonia

A Verona l'anziana era stata chiamata da un uomo che si era finto poliziotto e la avvisava che il figlio era stato arrestato perché coinvolto in un grave incidente stradale e che doveva pagare una sorta di cauzione per essere rilasciato.

Truffavano gli anziani con la tecnica del finto parente: sgominata banda dalla Polonia
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Dalla Polonia alla Liguria, con base in Veneto, per truffare anziani con la tecnica del finto parente.

Truffavano gli anziani con la tecnica del finto parente

A scoprirlo sono stati i Carabinieri del nucleo investigativo di Genova che hanno arrestato due donne e denunciata una terza.

L'indagine è iniziata a novembre con l'arresto di una donna di 27 anni fermata in albergo a Rapallo in possesso di 1,5 chili di gioielli per un valore di 14mila euro che erano stati rubati a quattro anziane tra Genova, Rapallo e Albenga.

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Nel corso delle indagini è poi emerso che la donna aveva truffato un'altra signora anziana a La Spezia portandole via la fede nuziale del marito morto e altri gioielli. In quell'occasione la donna non aveva denunciato il fatto per la vergogna di essersi fatta raggirare.

Altri episodi

I militari sono riusciti a ricostruire altri episodi che avevano fruttato ben 20mila euro. Il modus operandi? Era sempre lo stesso, c'era un primo contatto telefonico con le persone anziane a cui viene fatto credere di essere un parente che chiede, con una certa urgenza, del denaro e anche gioielli per poter riuscire a coprire le spese legali dovute ad incidenti stradali o per poter riuscire ad acquistare costosi medicinali per guarire dal Covid o per pagare costose cure mediche improvvise.

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Dai pedinamenti e monitoraggi del territorio i Carabinieri hanno individuato un'altra coppia di polacche. Le due donne, dopo una brevissima permanenza a Genova ed in alcuni centri del Tigullio, si spostavano a Verona dove sono state fermate mentre si facevano consegnare un sacchetto con i gioielli.

In questo caso, l'anziana era stata chiamata da un uomo che si era finto poliziotto e la avvisava che il figlio era stato arrestato perché coinvolto in un grave incidente stradale e che doveva pagare una sorta di cauzione per essere rilasciato. Una è stata arrestata mentre la seconda denunciata.