Covid, aumentano i positivi, Girardi: “Vaccinati il 30% dei profughi arrivati dall'Ucraina”
L'appello del direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera è di rialzare il livello di attenzione.
In provincia di Verona sono in aumento i positivi. Prosegue l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Covid, aumentano i positivi
Nella giornata di oggi, lunedì 21 marzo 2022, il direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha fatto il punto sull’emergenza Covid in provincia di Verona:
“Mediamente al giorno abbiamo un numero di positivi tra 800 e mille, ieri che era domenica il dato era falsato con 336 nuovi positivi, infatti è un po’ più basso. La curva devo dire che nell’ultimo periodo ha un andamento importante, dà l’idea di numeri che stanno crescendo. Sono 537 le persone ogni 10mila abitanti con nuova positività, siamo tornati ai livelli del 20 febbraio”.
Situazione sotto controllo negli ospedali
Nonostante l’aumento dei positivi, la situazione negli ospedali rimane sotto controllo e Girardi ha ribadito:
“In tutti gli ospedali dell’Ulss 9 abbiamo 58 pazienti ricoverati, di questi una 20ina non ricoverati per Covid ma per altre patologie. Il numero dei ricoveri è basso. Bisogna ricordare che i ricoveri arrivano dopo la positività quindi ci aspetteremo verso la fine della settimana un incremento dei ricoveri, speriamo di no. In seguito alle varianti sta crescendo il numero di positivi nell’abito dei dipendenti. Attualmente abbiamo 148 dipendenti positivi, ulteriore dimostrazione che è in circolo il virus, anche nelle case di riposo abbiamo 218 ospiti positivi e 7-8 case di riposo con più di 10 anziani con positività. Abbiamo questi numeri perché? Ci stiamo rilassando, la richiesta è di rialzare il livello di attenzione almeno per una settimana”.
Situazione emergenza profughi
Girardi ha parlato anche dell’accoglienza dei profughi dall’Ucraina:
“Come Ulss ci siamo attivati subito, abbiamo predisposto un punto tamponi, degli hub. Per ora abbiamo effettuato 1617 tamponi che hanno permesso di riscontrare 23 positivi tra i profughi. Abbiamo preparato un Covid hotel che è ad Affi, ha 20 persone ospitate, di queste sono 8 quelle positive e 12 i contatti stretti. Abbiamo predispsoto per adesso l’accoglienza in un punto nella provincia che è l’ospedale di Isola della Scala con 120 posti a disposizione, valutando la possibilità di aprirne altri. Subito eravamo preoccupati per il numero di arrivi che era alto, grazie alla rete messa a disposizione dalla Prefettura e da altri privati che si stanno adoperando, sta dando un grande risultato. A fronte di 160 persone transitate dall’ospedale Isola della Scala, le presenze sono di 48 persone, 23 di sesso femminile, 6 uomini, 19 con meno di 18 anni. Abbiamo effettuato 90 vaccinazioni quindi il 30% dei profughi sono vaccinati, 84 vaccini Covid e a 637 persone abbiamo rilasciato la tessera Stp che garantisce quasi tutte le prestazioni sanitarie”.