Villafranca

Si fratturò i polsi mentre cercava di riparasi dai bombardamenti, profuga ucraina operata al Magalini

La paziente ucraina ha riportato le fratture circa tre settimane fa.

Si fratturò i polsi mentre cercava di riparasi dai bombardamenti, profuga ucraina operata al Magalini
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Operata all’Ospedale Magalini di Villafranca la profuga ucraina che si è
fratturata i polsi cadendo, mentre correva a ripararsi dai bombardamenti.

Si fratturò i polsi mentre cercava di riparasi dai bombardamenti

L’operazione è stata effettuata dall’équipe del dr. Alberto Costa, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, e della dr.ssa Daria Calderara, Dirigente medico che si occupa di Traumatologia e Chirurgia della mano, con il supporto del dr. Mauro Carlini, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione, e del coordinatore infermieristico della sala operatoria Dario Dal Corso.

La paziente ucraina ha riportato le fratture circa tre settimane fa, come ha riferito ai medici dell’Ospedale di Villafranca, mentre fuggiva ai bombardamenti, nella città ucraina dove viveva. Immobilizzata con mezzi di fortuna, è arrivata nei giorni scorsi all’attenzione dei medici del Magalini con una frattura bilaterale di polso. Rimaneggiata la frattura, i monconi ossei sono stati posizionati in maniera corretta grazie a delle placche.

L’operazione, complessa, su due segmenti, è stata realizzata in anestesia generale, per un totale di circa tre ore di intervento. L’operazione è riuscita e la paziente ucraina, ricoverata al Magalini, sarà dimessa a breve e sarà seguita dall’Ulss 9 Scaligera anche nei prossimi passaggi del decorso post-operatorio. Il commento della Dr.ssa Denise Signorelli, Direttore Sanitario Ulss 9 Scaligera:

"L’Azienda Ulss 9 Scaligera, secondo le indicazioni della Regione Veneto, è fortemente impegnata nell’assistenza ai cittadini che stanno scappando dall’Ucraina. A quasi un mese dall’inizio del conflitto, abbiamo schierato le nostre forze per offrire accoglienza e assistenza sanitaria ai profughi. All’Hub di Isola della Scala offriamo una prima accoglienza, oltre a effettuare tamponi per il monitoraggio Covid-19 e fornire le prime prestazioni sanitarie. Per evitare i cluster di infezione, i positivi al tampone sono ospitati in un Covid hotel. Ai profughi ucraini forniamo la vaccinazione anti-Covid, oltre alle vaccinazioni per bambini. E offriamo prestazioni di urgenza, come nel caso della paziente operata all’Ospedale Magalini di Villafranca, una cittadina ucraina che ha avuto bisogno di ricovero dopo le fratture riportate mentre fuggiva dai bombardamenti".

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