Oltre 5mila veronesi tra Alpini, Protezione Civile e giovani alla 93esima Adunata Nazionale ANA
Un vero e proprio mare Tricolore da cui spiccavano alte le penne scure. Dentro e fuori il percorso della sfilata, nella quattro giorni di Adunata, la sezione veronese ha mostrato all'Italia tutte le molte anime di cui è composta.
Alpini d'a-mare. È anche con questo gioco di parole che il lungomare romagnolo ha accolto gli alpini. E le penne nere veronesi hanno risposto presente, aderendo in massa alla chiamata dell'Adunata nazionale, tornata protagonista dopo due anni di stop imposto dalla pandemia.
Oltre 5mila veronesi tra Alpini, Protezione Civile e giovani
Sono stati infatti ben oltre cinquemila i veronesi che hanno fatto rotta sulle spiagge di Rimini, e nei vicoli di San Marino, per la 93esima Adunata Nazionale dell’ANA, che ha richiamato nella località marittima circa 450mila persone. Un vero e proprio mare Tricolore da cui spiccavano alte le penne scure. Dentro e fuori il percorso della sfilata, nella quattro giorni di Adunata, la sezione veronese ha mostrato all'Italia tutte le molte anime di cui è composta. I veci e i bocia, i nuovi giovani che hanno svolto la scorsa estate i campi scuola alpini e che hanno aperto la sfilata. Subito dopo, i molti volontari della protezione civile, in marcia alla mattina, con i nuclei cinofili di pet teraphy e di salvamento di superficie e in acqua: sono 3 i cani operativi nel Garda, 6 quelli in addestramento, numerosi gli interventi già all'attivo.
E ancora, i gruppi storici con le divise indossate dagli alpini durante la prima guerra mondiale, nelle dure battaglie di trincea. Il vessillo, le note ritmate dalle fanfare sezionali, oltre 170 gagliardetti e il grande abbraccio delle istituzioni: oltre ai parlamentari veronesi, consiglieri e assessori regionali, sono stati circa una cinquantina i sindaci del veronese che hanno sfilato con gli alpini, quasi a voler dire attraverso la loro presenza un grande grazie per tutto il lavoro che le penne nere hanno svolto in questi due anni di pandemia.
“La festa, finalmente, c’è stata. I nostri alpini, con amici e familiari, sono tornati a incontrarsi e a stare insieme con spensieratezza. L’Adunata è il momento per noi di dimostrare con la vicinanza l’importanza dei nostri valori fondanti, di amore per la Patria e per la comunità. Ma è anche molto altro, è lo spirito di festa che si respira tra le vie e le piazze, ornate con il Tricolore, tra canti, ricordi e cultura”, ha commentato il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli.
Tra Rimini e San Marino, quest’anno le penne nere hanno festeggiato un’altra grande ricorrenza. Si tratta del 150° anniversario di fondazione del Corpo degli alpini, avvenuta a Napoli nel 1872: la particolare solennità dell’occasione è stata sottolineata dalla presenza, per la prima volta, di tutte e 18 le Bandiere di guerra (più una di istituto) dei Reggimenti che dipendono oggi dal Comando Truppe Alpine dell’Esercito e che sono state accolte oggi in sfilata nel centro storico di Rimini. Una di queste, la Bandiera di guerra del 4° Reggimento alpini Monte Cervino, pluridecorata, è partita proprio da Verona.
Protagonisti di questa 93° Adunata anche gli stand che parlano dei 12 campi scuola organizzati per laprossima estate che coinvolgeranno i ragazzi in montagna, per un periodo di formazione. Tra i campi scuola dell’ANA già sold out, quello veronese che sarà allestito sul MonteBaldo.
Ora si stanno spegnendo i riflettori su Rimini ma da domani si riparte a pensare al prossimo appuntamento, il 94⁰, che sarà a Udine. “Nella speranza che toccherà presto anche a Verona”, fa cenno Bertagnoli.