Verona

Sergio Pellissier alla scuola media "A. Caperle" per insegnare l'accettazione della sconfitta e l'umiltà

Pellissier ha risposto alla lunga fila di domande dei ragazzi, meravigliati che fosse una persona "normale" e disponibile al confronto.

Sergio Pellissier alla scuola media "A. Caperle" per insegnare l'accettazione della sconfitta e l'umiltà
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La scuola Media "A. Caperle" di Verona (I.C. 16 Valpantena) ha ospitato nell'ambito delle "giornate dello sport", nientemeno che Sergio Pellissier.

Sergio Pellissier alla scuola media "A. Caperle"

Le inseganti di Scienze Motoria delle "Caperle" Antonella Cavallini e Lucia Lombardo hanno organizzato una mattinata a scuola per l'ex capitano del ChievoVerona:

"Non lo abbiamo chiamato solo per raccontare la sua brillante carriera - ci dice la prof.ssa Cavallini - Non lo abbiamo accolto solo per presentare il suo libro in cui racconta la sua storia, la storia di un ragazzo che è diventato un attaccante da 112 reti in serie A e che ha disputato anche una partita in Nazionale (segnando anche lì). Sergio è venuto a parlarci del calcio e dello sport come li ha vissuti lui, dimostrandoci di essere anche un educatore".

Pellissier ha risposto alla lunga fila di domande dei ragazzi, meravigliati che fosse una persona "normale" e disponibile al confronto:

"Ci ha spiegato alcuni valori importanti come il sacrificio, l'impegno, la fatica, l'accettazione della sconfitta e l'umiltà. Ma ci ha anche raccontato che non bisogna rinunciare ai propri sogni e che dobbiamo crederci, mettendocela tutta, senza mollare davanti ai momenti negativi. Ci ha detto che, se vogliamo, possiamo raggiungere risultati che sembravano impossibili, come sta facendo lui con la sua nuova società, che sembrava solo un sogno. Per noi è stata una mattinata entusiasmante!" ha concluso Antonella Cavallini.

La mattinata con Pellissier non è stato l'unico evento delle giornate dello sport delle "Caperle": le classi prime si sono affrontate a "bandiera genovese", gioco scout che fa della strategia e della resistenza le sue caratteristiche; con la polizia municipale hanno ripassato le regole del codice della strada e poi nel prato in bicicletta, seguendo un percorso con segnali stradali, si sono cimentati a metterle in pratica.

Il gioco del baskin è una nuova attività sportiva pensata per permettere a ragazzi normodotati e disabili di giocare insieme in modo attivo, ognuno nel rispetto delle proprie capacità e diversità. Infine i ragazzi si sono cimentati nelle tecniche elementari di squilibrio, sbilanciamento ed atterramento della disciplina del judo.

Le classi seconde si sono potute cimentare anche nella pratica del gioco del cricket grazie al loro compagno Fahad che, dall’alto della sua sedia a rotelle, ha spiegato le regole di questo gioco molto praticato nel suo paese, il Pakistan.

Alcune classi terze hanno potuto praticare il Nordic Walking, una nuova disciplina che grazie all’uso di bastoncini appropriati consente una camminata più efficace coinvolgendo tutti i muscoli del corpo. Inoltre, classi seconde e terze hanno seguito un minicorso di primo soccorso per conoscere quali azioni mettere in atto quando assistono una persona ce si sente male.
Infine l'intervento di Anna Polinari, ex alunna delle Caperle, che ha raccontato la sua esperienza di atleta alle Olimpiadi di Tokyo dove è stata riserva nella staffetta 4x400.

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