Emergenza siccità, il Consorzio di bonifica ha presentato il "Piano laghetti"
Si tratta di un progetto di recupero di cave dismesse...
Per quanto riguarda la gestione idrica serve una cabina di regia unica che si occupi tutto l'anno della tematica, e che sia in grado di mettere in campo le risorse necessarie anche per gli anni a venire.
Emergenza siccità, il Consorzio di bonifica ha presentato il "Piano laghetti"
Basta decreti emergenza, stop a commissari e indennizzi, insomma. Perché quello della siccità e del cuneo salino sono problemi (drammi) che purtroppo si ripetono.
Anzi, sembra che di anno in anno la situazione tenda pure a peggiorare. E quindi servono riforme e fondi strutturali. Il direttore Anbi Andrea Crestani, quindi, è tornato a parlare del progetto strategico presentato a Roma, per trattenere acqua.
Si chiama "Piano laghetti": Prima di tutto il progetto deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale. Deve recuperare e non rovinare, e non può contare su grandi strutture.
"Abbiamo pensato di recuperare parte delle cave dismesse - ha spiegato - Che è un pezzo di territorio già compromesso".
Tra provincia scaligera e Marca trevigiana le ex cave disponibili sarebbero 17. Ma per portare a termine il piano servirebbero 268 milioni e 306mila euro.