Operaio licenziato dalla Co.Cer, colleghi si mobilitano davanti ai cancelli dell'azienda veronese
Secondo i sindacati è stato mandato un chiaro segnale sia alla cooperativa titolare dell’appalto, sia all’azienda appaltante, che mai prima d’ora avevano conosciuto una mobilitazione sindacale nei loro magazzini veronesi.
Sciopero dei lavoratori della Co.Cer per via del licenziamento di un operaio ritenuto ingiusto sia dai colleghi che dai sindacati. Davanti ai cancelli della ditta veronese si sono riuniti alcuni dipendenti che stano scioperando in segno di solidarietà nei confronti di chi ha perso il lavoro.
Lavoratori in sciopero davanti alla Co.Cer
Lavoratori in sciopero davanti alla Co.Cer
Lavoratori in sciopero davanti alla Co.Cer
"Mandato un chiaro segnale all'azienda"
Questa la nota della Flai Cgil Verona: "Con un 15% di adesione tra le lavoratrici e i lavoratori, lo sciopero indetto da Flai Cgil Verona per la giornata di oggi presso il magazzino Co.Cer di via dell’Alpo a Verona ha centrato l’obiettivo di mandare un chiaro segnale sia alla cooperativa titolare dell’appalto, sia all’azienda appaltante, che mai prima d’ora avevano conosciuto una mobilitazione sindacale nei loro magazzini veronesi, né credevano che una iniziativa del genere potesse avere luogo".
"I picchi come i cali devono essere distribuiti in maniera equa"
"Il coraggio - continua la nota - di tante lavoratrici (l’80% della manodopera impiegata è infatti femminile) darà più forza alle nostre due azioni legali in corso, la prima delle quali è finalizzata ad ottenere il reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato perché rivendicava il diritto a lavorare per tutte le 40 ore settimanali previste dal contratto, e la seconda per dimostrare il comportamento antisindacale dell’azienda. Vogliamo infatti fissare il principio per cui i picchi così come i cali di lavoro devono essere distribuiti in maniera equa e condivisa, così da minimizzare l’impatto sui bilanci delle famiglie, e che penalizzare i lavoratori e le lavoratrici sindacalizzati nella distribuzione dei turni e degli orari di lavoro è un’azione che in Paese civile non può avere luogo".