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San Bonifacio, traffico di pezzi di ricambio di auto rubate verso la Polonia: camionista nei guai

L'intervento dei Carabinieri nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Imballati nel "pallet" c'erano i componenti delle vetture

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San Bonifacio (VR), traffico di pezzi di ricambio di auto rubate, verso la Polonia.

San Bonifacio, traffico di pezzi di ricambio di auto rubate verso la Polonia: camionista nei guai

Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso a San Bonifacio, i militari della Compagnia Carabinieri di San Bonifacio hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un autotrasportatore polacco ritenuto responsabile del reato di riciclaggio. Il provvedimento è stato adottato dopo aver accertato che sussisteva il fondato pericolo che egli potesse fuggire poiché cittadino straniero con stabile dimora in Polonia, ove era diretto a bordo di veicolo con targa straniera.

Quel pomeriggio, una pattuglia della Stazione di San Bonifacio, impegnata nello svolgimento di un servizio perlustrativo, transitando lungo via Villabella, notava un autoarticolato parcheggiato fuori dalla carreggiata, in corrispondenza di una rotatoria, che creava evidente intralcio alla circolazione, in quel momento particolarmente intensa e condizionata da condizioni di bassa visibilità.

Il conducente veniva rintracciato dopo pochi minuti in un vicino supermercato. Così i Carabinieri hanno chiesto all’uomo di esibire i documenti d’identità personale, quelli di circolazione dell’autoarticolato, e quelli di trasporto. Ma proprio la lettura di questi ultimi sui quali era indicato che il camion trasportava semplicemente “pallet”, ha fatto insospettire i militari che, dopo aver allertato i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno dato il via a più approfonditi accertamenti su quanto trasportato.

Aperto il cassone i Carabinieri hanno trovato imballati in 6 pallet, vari componenti di automobili. Tra motori, computer di bordo, cofani e avantreni, i militari hanno rintracciato alcuni numeri di matricola che comunicati alle concessionarie automobilistiche di zona hanno permesso di risalire in breve tempo ai numeri di telaio dei mezzi a cui corrispondevano, accertando che quei pezzi di ricambio diretti nell’est Europa erano in realtà quattro automobili, due fuoristrada Volkswagen, una Hyundai ed un’Alfa Romeo Giulia rubate qualche settimana prima in provincia di Milano.

Sabato si è svolta l’udienza davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale scaligero che ha convalidato il fermo ed applicato all’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.

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