Investimenti online: i segnali di trading sempre più diffusi nelle strategie dei risparmiatori

Il trading digitale è divenuto negli anni uno dei metodi preferiti di investimento. Le piattaforme online hanno semplificato la gestione dei portafogli e hanno reso possibile l’accesso a una moltitudine di strumenti finanziari. La semplificazione degli investimenti ha fatto avvicinare a questo mondo anche clienti senza alcuna esperienza e con patrimoni molto contenuti.
Se da un lato la finanza è diventata più accessibile e le opportunità del mercato sono oggi alla portata di tutti, dall’altro la semplificazione ha portato investitori inesperti a esporsi a dei rischi maggiori. Per ridurre il rischio di investimento e per cercare di migliorare le proprie performance è possibile fare riferimento a segnali di trading affidabili, previsioni e indicazioni riguardanti le opportunità offerte dai mercati finanziari.
Bande di Bollinger: cosa sono
Le bande di Bollinger sono un classico esempio di segnale di trading. Si tratta di tre curve che graficamente vengono tracciate intorno al prezzo dell’asset: nello specifico si ha una banda centrale (media mobile), una banda superiore e una banda inferiore. La banda centrale è calcolata come media mobile semplice (SMA) a venti giorni, la banda superiore come SMA + (deviazione standard a venti giorni x 2) e la banda inferiore come SMA - (deviazione standard a venti giorni x 2).
Le bande di Bollinger possono essere impiegate per evidenziare segnali di investimento. Se il prezzo dell’asset supera la banda superiore e poi rientra tra la banda superiore e quella inferiore si ha un segnale di acquisto. Viceversa se il prezzo scende al di sotto della barra inferiore per poi risalire e attestarsi nuovamente tra le due bande si ha un segnale di vendita. Nel primo caso si ha un possibile trend rialzista, nel secondo una possibile tendenza ribassista.
Medie mobili: a cosa servono
Altri strumenti che possono essere usati per fare trading sono le medie mobili. Si individuano in particolare la Simple Moving Average (SMA), la Weighted Moving Average e la Exponential Moving Average (EMA).
La SMA viene calcolata come media aritmetica dei prezzi di chiusura di un determinato numero di periodi, mentre la WMA va ad assegnare a ogni periodo un peso diverso (tanto maggiore quanto più vicino il periodo è al momento considerato). La EMA è infine la media mobile esponenziale, la cui formula per il calcolo è più complessa e generalmente il suo valore viene stabilito dai software di analisi.
Dove si trovano i segnali di trading?
I segnali di trading possono essere individuati manualmente effettuando di persona le analisi dei grafici dei singoli assets su cui si sceglie di investire. Provare a scovare in autonomia i segnali è utile soprattutto nelle prime fasi, perché porta a dover approfondire lo studio dei grafici.
L’analisi manuale diventa però difficoltosa quando gli assets e le posizioni da gestire crescono. Per questo motivo sono stati sviluppati degli strumenti di analisi, ai quali viene affidato il compito di studiare l’andamento del prezzo degli assets e di mettere in evidenza la comparsa di specifici segnali di investimento. L’utilizzo degli strumenti di analisi semplifica il lavoro e velocizza le operazioni, va fatta attenzione però ad affidarsi ai software senza fare una propria valutazione critica, perché si corre il rischio di generare delle perdite.
I programmi di analisi dei grafici finanziari possono essere gratuiti o a pagamento. In genere gli strumenti gratuiti sono offerti dalle piattaforme di trading ai loro clienti, mentre optando per servizi terzi si dovrà sostenere un costo mensile o annuale. In alcuni casi le piattaforme di trading consentono di accedere a dei segnali gratuitamente e richiedono un pagamento per sfruttare appieno le potenzialità dei loro strumenti di analisi.