Incendio Coati, migliora qualità dell'aria ma si valuta possibile chiusura scuole nelle vicinanze

Aggiornamento delle informazioni alle ore 20 di sabato 11 febbraio. In riferimento alla presenza di fumi nell’aria provocati dall’incendio divampato venerdì pomeriggio al Salumificio Coati di Arbizzano, l’ULSS 9 informa che i risultati delle misure effettuate dall'’ARPAV, permettono di confermare che non si ravvisano tuttora elementi tali da far ritenere che vi sia un aumento di rischio sanitario per la popolazione.

No attività all'aperto e mascherine

Si ritiene in ogni caso utile ribadire l’opportunità di mantenere le precauzioni suggerite in precedenza (non fare attività all'aperta, mantenere chiuse le finestre e utilizzare le mascherine FFP2) , con particolare riferimento all’area circostante il sito in oggetto entro un raggio di 1,5 km, anche alla luce dei buoni risultati derivanti dai campionamenti speditivi eseguiti alla rotonda fra via Preare e lungadige Attiraglio alle ore 11.30, che hanno mostrato concentrazioni di inquinanti inferiori al limite di rilevabilità ed il PM10 è pari a circa 40 ug/m3.

Lavare bene frutta e verdura

Appare comunque opportuno sottolineare la necessità di non stazionare in maniera continuava all’aperto nel raggio di 500 m dal sito. Resta salva la raccomandazione del lavaggio accurato delle verdure e della frutta eventualmente provenienti dalla zona di ricaduta del fumo derivante dall'evento in oggetto.

Scuole chiuse o aperte?

Seguiranno ulteriori indicazioni in merito alle elevate concentrazioni (dato l’evento tuttora in corso) di polveri sottili presso le scuole di Arbizzano e Parona. Oggi, infatti, si tiene a Negrar il vertice tra Prefetto, Comune, vigili del fuoco, tecnici Arpav, carabinieri e azienda Coati per decidere se tenere aperte le scuole o se chiuderle temporaneamente. Ricordiamo, infatti, che al momento gli studenti non possono aprire le finestre nelle aule e devono stare con mascherine Ffp2.