Il video virale

"Faccetta nera" sotto il comune durante la festa di Carnevale

Un paio di musicisti hanno intonato il brano della propaganda fascista della campagna in Etiopia

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Il corteo di Carnevale, la festa, il divertimento, i bimbi che giocano, i coriandoli, le maschere e poi la banda... E quelle note vergognose suonate proprio ai piedi della "casa della democrazia".

"Faccetta nera" sotto il comune durante la festa di Carnevale

Una festa divertente che diventa, in pochi secondi, vergognosa. A volte basta davvero poco. Per rovinare tutto, in questo caso, e passare agli onori della cronaca non per azioni virtuose ma per quello che potrebbe configurarsi come un reato. Apologia del fascismo.

E' presto per capire se la vicenda che si è verificata a Caprino Veronese, durante le celebrazioni del Carnevale, finirà a carte bollate o solo con una bella sgridata. Di certo quanto hanno fatto un paio di musicisti della banda del paese è inqualificabile. Il contesto: martedì grasso l'appuntamento con la festa più divertente dell'anno si trasferisce, a un certo punto, ai piedi del palazzo municipale.

La casa della democrazia. E lì sotto, inspiegabilmente, un paio di musicisti, intonano il brano usato dal regime fascista per promuovere la campagna in Etiopia. "Faccetta nera". Non manca il tempestivo "reporter" che immortala la scena, audio compreso, e il video diventa virale. Bravata? Reato? Saranno sicuramente le autorità a giudicare il gesto specifico, trovando i responsabili e cercando di capire le motivazioni di tale gesto.

Non è mancata la presa di posizione di tutte le parti politiche locali che hanno condannato il gesto senza se e senza ma.

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