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Il Veneto guida la "rivoluzione" della logistica alimentata da sinergia e collaborazione

Protocollo stati generali logistica Nordest: siglato oggi in fiera Verona l'accordo. De Berti: "Uno strumento strategico di sviluppo"

Il Veneto guida la "rivoluzione" della logistica alimentata da sinergia e collaborazione
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“Questo Protocollo non è solo uno strumento strategico ma definisce anche una modalità di lavoro, basata sulla sinergia e la collaborazione. L’esperienza fin qui elaborata dal Veneto delinea oggi un percorso di sviluppo specifico per tutto il Nord Est, che guarda al territorio nel suo insieme, integrato nelle reti energetiche, digitali e infrastrutturali. Oggi possiamo e dobbiamo abbandonare definitivamente l’idea della logistica come ambito isolato o riferito solo alla dimensione della mobilità e delle infrastrutture, cominciando piuttosto ad allargare lo sguardo, sfruttando le potenzialità economico-produttive e sociali e dando concretezza ad uno strumento che definisce un futuro presente e integrato nella quotidianità”.

Il Veneto guida la "rivoluzione" della logistica alimentata da sinergia e collaborazione

Con queste parole la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto ha commentato la sottoscrizione del Protocollo d’intesa “Stati generali della logistica del Nord-Est”, avvenuta in mattinata nell’ambito di “Let Expo-Logistic Eco Transport”, la fiera della Logistica di Verona.

“Guardando al Veneto, uno degli strumenti attuativi del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) approvato nel 2020 è lo ‘Strumento ricognitivo sullo stato di fatto e il fabbisogno della logistica’, che ha come obiettivo principale quello di analizzare lo stato di fatto e definire i fabbisogni della logistica della Regione, immaginato proprio in un’ottica di coinvolgimento attivo di enti, organismi, associazioni e portatori di interesse” – precisa la Vicepresidente

“Tra i temi al centro del Piano, ci sono quelli della valorizzazione dei nodi chiave di Verona, Padova, Venezia, Rovigo, attraverso la loro adeguata integrazione nei corridoi nazionali ed europei e nelle rotte internazionali marittime e aeree, quello dell’integrazione tra il tessuto produttivo e logistico regionale e i principali nodi logistici sulle reti TEN-T, quello della mappatura delle piattaforme logistiche regionali per porre le basi per un ulteriore sviluppo del settore e quello del processo di rinnovo del parco veicolare e della diffusione dei combustibili alternativi (mobilità elettrica, Idrogeno, LNG ecc.) per favorire la transizione ecologica e ridurre le emissioni, anche considerata la specificità al riguardo, del bacino padano cui il Veneto appartiene”.

“Competitività e sviluppo si giocano sempre più su macro aree e oltre il singolo contesto locale: la dimensione regionale rappresenta oramai il riferimento minimo, ma non certo più sufficiente, attraverso cui affrontare il tema della logistica, che necessita di uno sguardo ampio e competenze che sappiano confrontarsi sempre più con un ambito europeo e globale.

Il Nord Est può e deve fare da traino e sono convinta che questo Protocollo rappresenti davvero un discrimine nel futuro della logistica, in relazione a trasporti, infrastrutture e sistema economico”, ha concluso la Vicepresidente.

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