Un milione di euro per sentire i Maneskin dal vivo in Arena
Avete letto bene. Ma questi erano numeri gonfiati nel cosiddetto "secondary ticketing"...
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nella riunione di Consiglio del 16 marzo 2023, ha adottato un’ulteriore sanzione di 12.240.000 euro per violazione delle norme in materia di secondary ticketing nei confronti della società di diritto svizzero Viagogo AG (Delibera n.75/23/CONS), che gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta titolare di autorizzazione. La stessa Società, infatti, è stata oggetto di altri tre procedimenti sanzionatori a partire dal 2020.
Un milione di euro per sentire i Maneskin dal vivo in Arena
L’attività di accertamento è stata condotta con il supporto della Guardia di Finanza, in particolare del Gruppo Radiodiffusione Editoria del Nucleo Speciale Beni e Servizi, reparto specializzato alle dipendenze del Comando Unità Speciali e del Comando dei Reparti Speciali.
Le evidenze istruttorie, verificate con indagini tecnico-investigative delle Fiamme Gialle, hanno consentito di accertare la vendita o comunque il collocamento sul sito web della società di titoli di accesso per 68eventi tenutisi nel 2022, anche a prezzi superiori di 10 volte rispetto a quelli nominali, relativi a spettacoli dal vivo di artisti italiani e internazionali quali, ad esempio, Måneskin, Blanco, Renato Zero e Cirque du Soleil, in violazione della normativa di settore.
Inoltre, in considerazione della ripresa del mercato dei concerti ai livelli del periodo “pre-Covid”,l’Autorità ha avviato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, un monitoraggio ad ampio spettro, per individuare i flussi anomali di vendita di biglietti per spettacoli sul mercato secondario.
Tra i casi più recenti, come riferisce il Codacons, quello del concerto dei Maneskin del 28 aprile 2022 all’Arena di Verona, dove i biglietti andati esauriti in pochi minuti sui canali ufficiali, erano comparsi sulle piattaforme del secondary ticketing a prezzi record fino a 1.182.999 euro per un posto in prima fila, mentre nelle rivendite ufficiali il prezzo massimo di un biglietto era di 86,25 euro.
L’azione coordinata tra Agcom e Guardia di Finanza è particolarmente importante, non solo perché il fenomeno del secondary ticketing sottrae rilevanti risorse al fisco, ma anche perché aumenta le barriere all’accesso ai mercati dei consumi culturali degli utenti, a danno anche della comunità degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo.
Per ulteriori informazioni sul contrasto al Secondary Ticketing l’Autorità ha inoltre avviato una specifica campagna informativa disponibile all’indirizzo: https://www.agcom.it/ilbigliettogiusto.
La risposta della società
"Rispettiamo la decisione dell'AGCOM; permangono, tuttavia, seri dubbi sulla compatibilità della norma in questione in materia di "secondary ticketing" con i principi fondamentali del diritto comunitario in materia di concorrenza, libera circolazione dei servizi e limitazione di responsabilità delle piattaforme (che sono puri intermediari) per l'attività illecita dei propri utenti.
Il Consiglio di Stato, infatti, ha già deferito la causa principale alla Corte di giustizia europea affinché decida se la legge in questione, così come le sanzioni dell'AGCOM, siano valide e applicabili secondo i principi comunitari.
Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha sospeso le sanzioni finora inflitte a Viagogo e fino alla decisione della Corte di giustizia europea. Viagogo confida che i procedimenti pendenti confermeranno di non essere responsabile delle accuse sollevate da AGCOM e che tutte le relative sanzioni saranno revocate".