Maltempo, emergenza rientrata: dopo il temporale, la conta dei danni
Indetta per oggi, 1 agosto 2023, una riunione con Agsm-Aim, Amia e Acque Veronesi per prepararsi alle prossime emergenze
Rientrata in tempi rapidi la situazione critica di domenica. Il Comune di Verona resta in ascolto dei cittadini che hanno subito danni, per raccogliere le informazioni e fare da tramite con la Regione Veneto. Indetta per oggi, 1 agosto 2023, una riunione con Agsm-Aim, Amia e Acque Veronesi per prepararsi alle prossime emergenze rendendo sempre più efficace la reperibilità e prontezza d’intervento 24 ore su 24.
Maltempo, emergenza rientrata: dopo il temporale, la conta dei danni
La Regione Veneto ha avviato le procedure per richiedere al Governo lo stato di calamità naturale per l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il nostro territorio nei giorni scorsi: si tratta di un passaggio fondamentale affinché la Regione possa riconoscere dei contributi straordinari ai cittadini che hanno subito danni. Il compito del Comune di Verona è far da ponte tra la Regione e i proprietari di edifici privati o di beni mobili registrati o i titolari di attività produttiva ed economica che hanno subìto danni a seguito delle violente manifestazioni metereologiche.
Sono oltre cinquanta le segnalazioni di cittadini residenti in città che hanno inviato le loro segnalazioni all’indirizzo preposto protocollo.informatico@pec.comune.verona.it e c’è tempo fino a giovedì 3 agosto alle ore 12 per inviare la comunicazione, con documentazione fotografica in allegato e un’indicativa stima del danno.
Chi risiede in provincia, invece, deve rivolgersi direttamente al proprio Comune di residenza per procedere alla segnalazione dei danni causati dal maltempo.
A breve verranno messi a disposizione i moduli, predisposti dalla Regione Veneto, per la presentazione della domanda di risarcimento. Gli uffici della Protezione Civile sono sempre a disposizione per informazioni ai seguenti numeri telefonici: 045.8052112 - 113.
Parchi ancora chiusi e alberi pericolanti
Dal punto di vista dei danni alla città, le zone più colpite risultano il quartiere stadio e i giardini perimetrali al Cimitero Monumentale. Compromessa anche la fascia che va da ovest, da Bassona, verso est, Chievo, Stadio, Borgo Trento e fino a San Michele. Risparmiate le zone a nord della città. L'area di viale Piave è completamente pulita e la viabilità scorre regolarmente.
In fase di verifica la condizione degli alberi dei parchi, che resteranno chiusi finché non sarà garantita l’incolumità dei visitatori. Tutte le informazioni sono disponibili in tempo reale sui canali social del Comune di Verona.
“Nella giornata di domenica, ci siamo messi al lavoro fin dalle prime ore del giorno per rispondere prontamente all’emergenza – spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. Vorrei ringraziare la prontezza della Polizia locale, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile, e in particolare delle associazioni dei volontari della Consulta della protezione civile coordinate da Marco Semprebon, tra cui le cinque squadre dell'Ana. L’importanza di tutti questi comparti diventa evidente nei momenti più critici. Per martedì 1 agosto è indetta una riunione urgente che coinvolgerà la Protezione Civile, alcuni uffici dell’amministrazione comunale , Amia, Acque Veronesi, Agsm-Aim, questi eventi meteorologici non sono più sporadici ma, vista la frequenza, devono trovarci pronti a dare la migliore risposta possibile in tempi sempre più rapidi. Tra giovedì e venerdì c’è la possibilità che si ripetano fenomeni intensi”.
“Amia è al lavoro da domenica, con le squadre del settore giardini, per rimuovere gli alberi a terra – aggiunge l’assessore alle Strade e Giardini Federico Benini -. Al momento si contano 150 piante compromesse tra quelle già cadute e quelle che dovranno essere abbattute perché pericolanti. Da oggi sono attive anche due ditte esterne, una specializzata in operazioni in volo e una in operazioni a terra, per velocizzare le operazioni di ripristino il prima possibile, riportando le strade alla normalità. I parchi restano chiusi finché non termineranno i controlli di sicurezza di ogni singola pianta, al fine di garantire l’incolumità di tutti i cittadini”.