Morte Chris Abom, il pirata della strada: "Non mi sono reso conto di averlo investito". Confermati i domiciliari
Le dichiarazioni spontanee di Davide Begalli, 39 anni, nell'interrogatorio di garanzia di oggi, lunedì 7 agosto 2023: è accusato di omicidio stradale, fuga ed omissione di soccorso
Sono stati confermati gli arresti domiciliari per Davide Begalli, il pirata della strada 39enne che nella sera dello scorso 31 luglio 2023 ha travolto e ucciso con la sua auto il 13enne Chris Abom mentre stava tornando a piedi da una partita di calcio. Nell'interrogatorio di garanzia di oggi, lunedì 7 agosto 2023, davanti al Gip Carola Musio, non ha risposto alle domande, ma ha ribadito di non essersi reso conto di aver investito una persona.
Morte Chris Abom, confermati i domiciliari per il pirata della strada
Si è svolto questa mattina, lunedì 7 agosto 2023, nel Tribunale di Verona l'interrogatorio di garanzia di Davide Begalli, il pirata della strada 39enne che la sera dello scorso 31 luglio 2023, verso le 21,30, ha investito e ucciso il 13enne Chris Abom a Negrar di Valpolicella.
Il 39enne, davanti al Gip Carola Musio, non ha risposto alle domande, ma ha reso dichiarazioni spontanee ribadendo di non essersi reso conto di aver investito una persona. Begalli, come riportato dalla TgR Veneto, ha infatti spiegato di essersi fermato a controllare due volte: la prima subito dopo l'impatto, causato - ha detto - da un momento di disattenzione e cioè lo sguardo abbassato per cambiare stazione radio. Il secondo controllo, invece, è avvenuto di ritorno a casa. In nessuna delle due occasioni, sceso dall'auto, si è accorto di nulla e pensava di aver colpito un segnale stradale.
"Sono un uomo distrutto - ha ribadito al Gip, come aveva già scritto ai familiari di Chris - La mia vita è finita nell'istante in cui è finita quella di vostro figlio".
Il giudice ha confermato per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari.
"L'automobile ha i segni evidenti dell'impatto, sul cofano, e poi sul cruscotto - ha scritto il Gip nell'ordinanza della misura cautelare - L'investitore non può non essersi reso conto di avere preso in pieno il ragazzino".
Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza è apparsa evidente la dinamica dell'incidente: l'auto che ha travolto il pedone è la stessa con cui, il giorno successivo, il pirata della strada, è andato al lavoro.
"Dopo l'investimento - scrive ancora il gip - l'indagato ha pensato solo a sé stesso, a tutelarsi delle conseguenze della propria condotta di guida, allontanandosi dal luogo del fatto lasciando così inerme Chris Abom che, se prontamente soccorso, si sarebbe forse potuto salvare".
Davide Begalli è stato così accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Ora, come detto, sta scontando la misura cautelare degli arresti domiciliari a casa della fidanzata, dopo che inizialmente si trovava in quella della madre. L'avvocato del 39enne si riserva di ricorrere al Tribunale del Riesame.
La sera dell'incidente che è costato la vita al 13enne Chris Abom
Il 13enne Chris Abom ha perso la vita dopo essere stato investito, verso le 21,30 di lunedì scorso, 31 luglio 2023, lungo la Strada Provinciale 12 dell'Aquilio a Negrar di Valpolicella. Il ragazzino stava rientrando a casa a piedi da una partita di calcio, sport che alimentava da sempre i suoi sogni.
Già dalla serata di lunedì, quando era stato trovato il corpo agonizzante del ragazzino, i militari dell'Arma avevano impresso il massimo impulso alle indagini. Quella stessa notte erano state scandagliate le numerose telecamere pubbliche e private presenti sul territorio comunale alla ricerca di un determinato modello di auto, individuato dai frammenti rinvenuti sul luogo del fatto.
Alle 9,30 del mattino successivo i Carabinieri avevano individuato la targa e poco meno di un’ora dopo rintracciato il conducente e sequestrato il mezzo, con evidenti danni riferibili all’investimento di un pedone, dandone comunicazione all’Autorità giudiziaria.
Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di individuare sul veicolo e su un palo della segnaletica verticale presente nel luogo dell’investimento tracce ematiche verosimilmente riferibili alla vittima. Inoltre, i resti di un fanale anteriore e di uno specchietto retrovisore rinvenuti sulla strada sono risultati corrispondenti alle parti mancanti o danneggiate dell’autovettura individuata.
Infine, gli accertamenti sui sistemi di videosorveglianza svolti dai militari hanno permesso di stabilire con esattezza l’orario dell’investimento, che risale a qualche minuto oltre le 21.30 di lunedì.
Una fotocamera, poco distante dal luogo del fatto, ha ripreso da tergo il veicolo che si allontanava subito dopo l’investimento in direzione di Verona, mentre una seconda, circa un quarto d’ora dopo, lo ha immortalato frontalmente, al rientro Negrar di Valpolicella, evidenziando chiaramente la rottura del fanale anteriore destro.
Un altro lettore ottico ha invece ripreso la vettura la mattina immediatamente successiva mentre veniva utilizzata dal conducente per recarsi al lavoro, rendendo evidente l’estensione dei danni. La medesima fotocamera aveva ripreso il mezzo anche la mattina precedente al fatto, che allora risultava ancora perfettamente integro.
Questi elementi, riportati nell’informativa dei Carabinieri di Negrar di Valpolicella, hanno consentito all’Autorità giudiziaria scaligera, che ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di omicidio stradale, fuga ed omissione di soccorso, nonché gravi esigenze cautelari, di emettere la misura restrittiva degli arresti domiciliari a carico dell’indagato.