Sona, scatta l'allarme baby gang
I fatti che da due anni, oramai, si susseguono in tutto il territorio non possono che rappresentare un campanello d'allarme per l'intera comunità. Atti di vandalismo gratuito, per il puro piacere di danneggiare qualcuno o qualcosa
I fatti che da due anni, oramai, si susseguono in tutto il territorio non possono che rappresentare un campanello d'allarme per l'intera comunità. Atti di vandalismo gratuito, per il puro piacere di danneggiare qualcuno o qualcosa
I giovani sono il futuro di un paese, senza giovani il paese muore perchè non ha più la forza e la freschezza di guardare avanti. Proprio per questa loro fondamentale importanza i ragazzi vanno ascoltati, capiti, guidati, educati. Per il loro bene è giusto che vengano seguiti perchè, altrimenti, alcuni di loro rischiano di imboccare strade sbagliate.
I fatti che da due anni, oramai, si susseguono in tutto il territorio di Sona non possono che rappresentare un campanello d'allarme per l'intera comunità. Atti di vandalismo gratuito, per il puro piacere di danneggiare qualcuno o qualcosa, portano la firma di giovani, giovanissimi, minorenni che hanno scelto la via della distruzione, invece di seguire la loro naturale inclinazione, che li dovrebbe portare alla costruzione.
Certamente si tratta di una minoranza rispetto alla totalità dei giovani del luogo, ma ciò non deve distogliere l'attenzione da un fenomeno a cui vanno trovate risposte.
«Sono almeno sei i fatti gravi avvenuti tra l'estate scorsa e quest'anno - afferma il sindaco Gianluigi Mazzi, aggiungendo - la cosa grave è che sono localizzati in diversi centri come Lugagnano, Palazzolo, Sona e San Giorgio in Salici». Per usare una terminologia freudiana si potrebbe parlare di «disagio della civiltà», ma forse, prima di tutto, andrebbe analizzata la cronica assenza di interessi.
Non è un caso che gli episodi si concentrino proprio in concomitanza della bella stagione, quando gli impegni scolastici sono finiti o agli sgoccioli e vi è la possibilità di usufruire di parecchio tempo libero. «Io mi chiedo dove siano le famiglie - continua il primo cittadino - non è possibile che ragazzi così giovani vadano in giro alle due di notte, accompagnati da una massiccia dose di alcolici, a devastare parchi e attrezzature senza che la famiglia si renda conto di nulla o si preoccupi di dove sia suo figlio». I danni a cui si fa riferimento hanno riguardato, in particolare, i parchi pubblici dell'intero Comune, presi ripetutamente di mira, ma anche le attrezzature comunali e persino abitazioni private.
Per arginare e circoscrivere il fenomeno, l'amministrazione comunale ha deciso di organizzare degli incontri aperti a tutti i giovani; sono intervenuti educatori, animatori, associazioni del territorio, i parroci, con lo scopo di poter garantire un libero scambio di idee e impressioni e per una migliore conoscenza reciproca. «Alle famiglie lancio questo appello - conclude il sindaco - insegnate ai vostri ragazzi il valore delle cose e del rispetto». Sarà anche necessario lavorare affinchè questi giovani riacquistino il rispetto verso loro stessi, perchè da questi comportamenti emerge
uno scarsa attenzione verso il proprio paese, le proprie origini e, in definitiva, verso la propria persona.
Servizio di Alessandro Pecoraro