Giro del Garda a nuoto (senza fermarsi), l'impresa mai tentata prima
Pensate che al termine di ogni tappa si concederà anche qualche minuto di sonno... come? Con l'ipnosi
E' davvero tutto pronto per un'impresa che definire da record è pure riduttivo. Marco Fratini cercherà di compiere il giro completo del Lago di Garda senza mai fermarsi.
Un'impresa da record
Si tratta, come detto, di qualcosa di davvero unico. Come è unico anche il motivo di tale gesto: sì, perché il tutto nasce per sostenere l'Aism, l'associazione italiana sclerosi multipla. L'annuncio era arrivato già nella scorsa primavera e ora l'hype per questa incredibile missione è ai massimi livelli.
Chi è il protagonista dell'avventura
Fratini, medico originario di Perugia, si è allenato per anni ormai in vista dell'evento che lo terrà, lo ricordiamo, in acqua per un'unica lunga sessione di nuoto. Resterà in balia del Lago per due notti, circa 60 ore di bracciate, dall'8 di settembre 2023 (questo venerdì), alle 6 di mattina quando partirà dal porto di Salò.
Qualche numero
Sono circa 147 i chilometri che dovrà percorrere a nuoto ma spinto, per così dire, dalla solidarietà. L'impresa infatti servirà di certo a dare visibilità all'associazione che ha deciso di sostenere.
Un'impresa da record, si diceva, e per avvalorare questa tesi basti pensare che dovrà compiere 19 tappe (di circa 8 chilometri l'una), al termine delle quali potrà sostare per brevi periodi. Giusto il tempo per alimentarsi, per parlare con una psicologa, per eventuali interventi del fisioterapista che lo segue, e si concederà anche qualche minuto di sonno. Come? Con l'ipnosi...
Una preparazione durata due anni
I rischi sono stati tutti ben valutati: correnti, vento, presenza di affluenti freddi, profondità variabili. Negli ultimi due anni il nuotatore si è preparato tenendo conto anche di questi fattori. Ma il 50enne non è nuovo a imprese del genere: nel 2020, infatti, ha nuotato per 100 km senza mai fermarsi. In una piscina nella "sua" Perugia.
Negli ultimi mesi ha percorso circa mille chilometri a nuoto, ma ora dovrà di certo fare i conti con qualcosa di diverso. Alle spalle, metaforicamente, avrà però la forza della ragione per cui ha deciso di compiere questa avventura: il sostegno, come detto all'associazione italiana sclerosi multipla.
Il ricavato, infatti, soprattutto delle attività collaterali, sarà devoluto al sodalizio. A Salò, punto di partenza di questa impossible mission, ci sarà un maxischermo per seguire le tappe.