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La scuola è iniziata e la protesta pure: rete studenti medi sulle barricate

Hanno già annunciato manifestazioni...

La scuola è iniziata e la protesta pure: rete studenti medi sulle barricate
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Riparte la scuola in tutta Italia. E con le prime campanelle, con il rientro nelle aule, con i bus strapieni e l'inizio delle lezioni... rimonta la polemica. Questa volta è Rete degli studenti medi, l'associazione studentesca nazionale a prendere parola, e posizione, in merito ai costi che una famiglia deve sostenere per l'acquisto dei libri e per l'uso dei mezzi pubblici.

Rete studenti medi, un po' di storia

La Rete degli Studenti Medi nasce ufficialmente il 4 ottobre 2008 a Frascati, nel tentativo di rilanciare un percorso unitario degli studenti a sinistra in seguito ai cambiamenti che avevano portato alla frammentazione dell’Unione degli Studenti, nata nel 1994. Le organizzazioni che presero parte al percorso fondativo. La nascita dell’associazione risale allo “Student Free Camp”, tenutosi nel 2008 a Salto di Fondi (Latina) organizzato da ReDS e SDS, con la partecipazione dei dirigenti nazionali e di alcune basi associative locali di ISIM.

Subito a seguito della sua fondazione, la Rete degli Studenti Medi, eredita il rapporto, mantenuto dalla ReDS a scapito di UdS con l’UDU – Unione degli Universitari, tutt’ora imprescindibile e naturale.

La Rete degli Studenti Medi manifestò fin da subito una ferma opposizione ai provvedimenti del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, tra i quali il riordino dell’istruzione secondaria. Ha partecipato e promosso, insieme all’Unione degli Universitari, le manifestazioni dell’Onda, culminate con la manifestazione del 14 novembre 2008 in concomitanza con lo sciopero generale della CGIL.

La protesta

"Questa settimana in tutto il Paese riaprono le scuole superiori. Ancora una volta, però, l'inizio dell'anno scolastico, porta con se non poche difficoltà. Quest'anno, ancora più rispetto agli scorsi, il diritto allo studio non è garantito. Ci troviamo a fare i conti con prezzi di libri di testo, cancelleria, dizionari, abbonamenti dei trasporti, che non possiamo permetterci, in costante ed irrefrenabile aumento. Quella che ora viene chiamata con tanta fierezza "scuola del merito", non fa che accentuare il divario tra famiglie dalla diversa disponibilità economica, con un risvolto pesante e critico anche rispetto al benessere psicologico della componente studentesca.

Con uno scontrino a rappresentare il costo della scuola pubblica, durante questa prima settimana saremo davanti le scuole di tutto il Paese, per attenzionare le grandi contraddizioni tra un sistema d'istruzione che definiamo pubblico e che da Costituzione deve essere accessibile a tutt3, e gli insostenibili costi che questo ci richiede, e per pretendere che il Governo affronti il tema del diritto allo studio con l'attenzione che merita, garantendo a tutt3 la possibilità di vivere l'ambiente scolastico con le giuste tutele. Quest'autunno saremo nelle scuole e nelle piazze di ogni città, perché questo modello di scuola non ce lo possiamo permettere".

In copertina foto dal profilo Instagram ufficiale della rete studentesca

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