Gioielli, indumenti di alta moda e armi: game over per i ladri albanesi che hanno seminato il panico tra Veneto e Trentino
Sono ritenuti responsabili di furti in Trentino, a Villa Lagarina e a Colognola ai Colli, ma anche in provincia di Verona nei comuni di Cavaion Veronese, Illasi, Roverè Veronese e Lavagno
Studiavano i loro colpi fino ai più piccoli e insignificanti dettagli. E poi entravano in azione, credendo di poter rimanere impuniti, sempre. Ma i loro piani si sono infranti contro il muro delle Forze dell'ordine che due giorni fa, il 21 settembre 2023, hanno potuto fermare queste continue e pericolose razzie.
Game over per la banda di albanesi
E i tre ladri albanesi che hanno letteralmente seminato il panico tra tre regioni, Veneto e Trentino, sono finiti finalmente in manette. Le indagini sono state condotte dai militari dell'Arma del nucleo investigativo di Brescia, con un supporto da parte dei "colleghi" veronesi, e sono state essenziali per poter accertare quanto viene loro imputato, ovvero i colpi che si sono verificati in Trentino, a Villa Lagarina e a Colognola ai Colli, ma anche in provincia di Verona nei comuni di Cavaion Veronese, Illasi, Roverè Veronese e Lavagno.
Rubavano gioielli, denaro, vestiti costosi ma non solo...
Un dettaglio ha dato, nello specifico, un grande impulso alle indagini. Oltre al denaro in contanti, ai gioielli, alle borse firmate, e agli indumenti di alta moda, finiti nel bottino della banda, c'erano anche armi e munizioni che erano detenute regolarmente dai legittimi proprietari.
Due di queste, una pistola e una carabina, si apprende, erano state nascoste nei boschi del Veronese. Questo ovviamente aggrava la posizione degli indagati che ora sono ritenuti responsabili non solo delle razzie consumate nelle abitazioni tra novembre e dicembre dello scorso anno, ma anche di porto illegale di armi da fuoco.