L'appello

La denuncia della volontaria veronese a Gaza, "Il Governo italiano non fa nulla"

L'ultimo messaggio di Giuditta Brattini, cooperante di Gazzella Onlus, prima che si interrompessero tutte le comunicazioni

La denuncia della volontaria veronese a Gaza, "Il Governo italiano non fa nulla"
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La testimonianza diretta di Giuditta Brattini, volontaria veronese dell'Associazione Gazzella, che si trovava a Gaza per aiutare i bambini palestinesi e che non è potuta rientrare in Italia a causa dello scoppio della guerra.

La denuncia della volontaria veronese a Gaza

Giuditta Brattini ha 65 anni e vive a Verona, lavora come volontaria presso Gazzella Onlus l'associazione senza fini di lucro che si occupa di assistenza, cura e riabilitazione dei bambini palestinesi feriti da armi da guerra, essenzialmente nel territorio di Gaza e soprattutto attraverso l'attivazione di adozioni a distanza dei bambini feriti.

 

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Da un mese si trova a Gaza per gestire le attività dell'associazione sul territorio, sarebbe dovuta rientrare martedì scorso, 10 ottobre 2023, ma a causa dello scoppio della guerra tra Israele e Hamas è rimasta bloccata nella Striscia tra i bombardamenti.

Nell'ultimo messaggio che è riuscita ad inviare prima che si interrompessero le comunicazioni, Giuditta ha raccontato la situazione drammatica in cui si trova e che sta vivendo insieme ad altri cooperanti internazionali e a tutti i palestinesi sfollati dal Nord di Gaza.

L'ultimo messaggio di Giuditta

"Hanno tagliato tutte le comunicazioni e sono proprio di fortuna, quindi non sono in grado di chiamare nessuno... Ci siamo spostati dall'UNPD e siamo al campo dell'UNRWA che praticamente è un campo con più di 10mila sfollati che sono arrivati dal Nord della striscia di Gaza. E' un disastro, questa mattina dovevamo partire ma ci hanno bloccato perché stanno bombardando di nuovo tutto

La cosa che vorrei dire è che il Governo italiano non si sta assolutamente interessando per fare un corridoio umanitario per i palestinesi che si stanno spostando da Nord perchè Israele ha dato l'obbligo di evacuazione in tutta la zona e non hanno fatto un corridoio umanitario per questa gente che si sta muovendo sotto i bombardamenti.

Così come non sono stati in grado di fare un corridoio di sicurezza per noi internazionali, perché non ci siamo solo noi italiani ma siamo una quarantina di internazionali e questa è una cosa vergognosa, perché vuol dire che sono al soldo di Israele che per altro ha risposto al contro console con un "War is War", siamo qua e quindi ci prendiamo quello che sta arrivando.

Io credo che queste siano cose molto brutte, cose da denunciare ma soprattutto bisogna tenere alta l'attenzione perché non è possibile che Israele stia commettendo dei crimini e nessuno dica niente. Hanno dato l'obbligo di evacuare gli ospedali fino a Gaza City, a Lauda anche, a Shipa si stanno rifiutando di evacuare con tutti i malati. Israele si permette di fare tutte queste cose e nessuno interviene, i giornali non ne parlano.

Questa è una vergogna, veramente una vergogna.

Non voglio fare un intervento politico, però qui le scene sono di gente che arriva con bambini, anziani, disabili con carrozzine, con materassi in spalla e devono trovarsi una collocazione per terra, perché ormai da giorni dormiamo per terra. In situazione di estremo disagio al nostro Governo non interessa nulla.

Hanno fatto i corridoi umanitari per far uscire i pellegrini con i voli militari e non sono stati in grado di organizzare un corridoio di sicurezza. Questo noi chiediamo: un corridoio di sicurezza, per noi e per i palestinesi che si devono muovere, un corridoio umanitario per i farmaci, il cibo e l'acqua. Non abbiamo più acqua, perché ci hanno tagliato la corrente. E iniziano già i focolai di infezione all'interno dei campi e questo non va bene tenendo conto che qui ci sono ancora 30° e fa ancora molto caldo.

Si stanno commettendo dei crimini nel silenzio più assoluto."

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