Ultras del Napoli scatenati a Verona: bombe carta, lacrimogeni e 45 daspo per i tifosi partenopei

È di quasi 600 tifosi identificati il bilancio della giornata della partita Verona-Napoli iniziata già dalle prime ore del mattino con l’arrivo in città di oltre 400 ultras a bordo di auto private e minivan. 45 i daspo emessi nei confronti dei tifosi considerati più pericolosi, tutti napoletani.

Hellas Verona Napoli, sfiorato lo scontro tra le tifoserie

Clima di tensione, atmosfera di guerriglia urbana, lancio di bombe carta, e l'intervento delle Forze dell'ordine, per fortuna risolutivo. Questo il bilancio di un sabato di follia e disordini, a causa della presenza in città di gruppi di tifosi del Napoli, ultras, con le idee molto chiare: dirigersi in centro, nei pressi dello stadio, e pure dove era in corso il mercato settimanale, per seminare il panico.

Una giornata di lavoro molto intenso per le Forze dell'ordine che hanno dovuto tenere sotto controllo centinaia di tifosi, poi finiti in questura per l'identificazione. 45 i daspo emessi nei confronti di altrettanti tifosi napoletani, ma il numero potrebbe salire perché le indagini sono ancora in corso. Le immagini delle telecamere di sicurezza della zona potrebbero svelare altri dettagli... Nella mattina, circa 350 napoletani e, in serata, oltre 200 dell’Hellas che avevano cercato di raggiungere gli ospiti contenuti dalle forze dell’ordine.

Una giornata difficile che solo grazie alla professionalità delle donne e degli uomini in campo non è sfociata in incidenti gravi. Di questo impegno e senso di equilibrio il Questore di Verona ha dato merito agli operatori dei reparti ed al personale della territoriale. Di tale attestazione di merito non mancherà una successiva formalizzazione che sottolinei il giusto merito.

Il commento del Pd

"Non è la prima volta che in occasione della partita di calcio Verona – Napoli gruppi di presunti tifosi in trasferta si presentano in città con intenti bellicosi e atteggiamento minaccioso. In passato abbiamo assistito a un vero e proprio raid organizzato ai danni di un bar del centro e questa volta l’obiettivo grosso delle scorribande registrate in viale Piave, che hanno portato al blocco del traffico e costretto gli agenti della Polizia ad intervenire, pare fosse di entrare in piazza Bra.

Tutto ciò fa intendere la possibilità di una pericolosa escalation foriera di disordini sempre più gravi a cui bisogna porre rimedio.

Sappiamo che intercettare queste cellule è difficile perché si spostano con la tecnica dei cani sciolti al di fuori dei circuiti del tifo organizzato avendo così maggiori probabilità di sfuggire ai controlli organizzati dalle forze dell’ordine.

Si tratta tuttavia di una spada di Damocle insopportabile per la nostra città, che con lo sport non ha nulla a che fare, richiedente a nostro avviso interventi drastici a partire dalla limitazione della vendita dei biglietti e dal divieto di entrare allo stadio per i tifosi delle squadre ospiti nelle partite a rischio su cui pendano precedenti così gravi".