Si scrive "Igp" ma si legge tarocco: ristoratori furbetti spacciavano per doc vini di bassa qualità

E per fortuna che c'è la denominazione controllata... Questi ristoratori veronesi erano proprio dei "furbetti". Servivano ai propri clienti del vino di bassa qualità ma lo spacciavano per doc o igp. E invece arrivavano da chissà quale località. Per fortuna l'intervento dei Carabinieri ha messo fine a questa pessima prassi. Ecco cosa è emerso dall'operazione dei militari dell'Arma.

Altro che igp... il vino era tarocco

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Verona, con specifico riferimento al contrasto dell’immigrazione clandestina e dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stato attuato il controllo di pubblici esercizi ad alta frequentazione di extracomunitari, spacciatori e tossicodipendenti anche con l’intervento del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri di Padova, reparto speciale dell’Arma dedicato al controllo e alla verifica della corretta erogazione di servizi da parte di attività commerciali e delle strutture socio sanitarie e assistenziali presenti in città e nell’immeditata periferia.

In tutto il territorio scaligero sono state controllate ben 4 imprese alimentari tra bar e ristoranti. In generale, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali in tutte le imprese controllate nelle quali, tra l’altro, venivano somministrati ai clienti alimenti impropriamente classificati come “doc” o “igp”, cioè di origine diversa rispetto a quella indicata nei menù.

In totale sono state contestate violazioni per un importo totale di 5000€. All’esito di tutte queste attività di controllo sono state informate le competenti Autorità Sanitarie che procederanno all’adozione degli opportuni provvedimenti di competenza. Continua e costante è l’attività dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare ogni forma di illecito che metta a rischio l’igiene e salute pubblica.