Il veronese Valdegamberi shock in Consiglio Regionale: "Il caso di Giulia una telenovela nazionale"
L'intervento del consigliere in opposizione alla proposta di introdurre nelle scuole progetti di educazione affettiva e relazionale: "Gli uomini violenti hanno un deficit di virilità e di riferimento paterno"
Il Consigliere Regionale veronese Stefano Valdegamberi è tornato all'attacco sul caso Cecchettin. Dopo la bufera per i commenti postati sui social sulla sorella di Giulia, Elena, in cui la definiva "una satanista che recita", Valdegamberi finisce di nuovo nell'occhio del ciclone per altre dichiarazioni fatte in un'intervista e durante una seduta del Consiglio Regionale.
Ancora Valdegamberi shock: "Il caso di Giulia una telenovela nazionale"
Mentre si discuteva una possibile risoluzione sulla violenza sulle donne, in cui veniva proposto un "ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole secondarie di primo e secondo grado attraverso la realizzazione di progetti di educazione affettiva, relazionale e sessuale", il Consigliere veronese Stefano Valdegamberi ha espresso la propria opposizione tirando in ballo il caso di Giulia.
"L’agghiacciante tragedia di Giulia da parte del suo fidanzato ha scosso fortemente tutti - con queste parole Valdegamberi ha aperto il discorso, per poi arrivare subito al punto - Attenti però che, spinti dalla foga propagandistica ed ideologica che ha preso il sopravvento, si rischia a far passare ciò che è la causa del problema come fosse la soluzione. Le decisioni politiche assunte in un momento di forte tensione emotiva, pur con i migliori intenti, rischiano di portare ad un peggioramento della situazione invece che ad un miglioramento".
Secondo il Consigliere inserire nelle scuole "progetti di educazione affettiva, relazionale e sessuale" non può risolvere il problema, soprattutto se spinti dalla "foga propagandistica e ideologica" e dall'emotività.
"Temo che l'obiettivo sia quello di enfatizzare questo caso, senza dubbio gravissimo, strumentalizzarlo e far approvare qualche legge assurda come l'educazione sessuale nelle scuole, dimenticandoci che il problema è un altro - aveva dichiarato precedentemente in un'intervista ad Affariitaliani.it. Poi, in merito al femminicidio di Giulia Cecchettin - ne sono state ammazzate tante di ragazze e di donne e nessuno ne parla mentre le televisioni stanno facendo diventare questo caso una telenovela nazionale".
Un commento riferito soprattutto ai funerali di Giulia che sono stati celebrati ieri, 5 novembre 2023, a Padova, a cui hanno partecipato 10mila persone.
"Una telenovela per favorire leggi assurde come l'educazione affettiva"
Per Valdegamberi, in sostanza, il caso di Giulia è stato strumentalizzato per permettere l'ingresso nelle scuole dell'educazione affettiva e relazionale. Ma per il Consigliere veronese, come ha sottolineato più volte nel suo intervento, questa non può essere la soluzione:
"Smettiamola di tutelare i figli, di pensare di non avere difeso abbastanza le nostre creature. È semmai l’assenza o l’indifferenza nella crescita del ragazzo del ruolo del padre il problema non nella società patriarcale che non esiste da tempo.
Il rapporto con l’altro è un rapporto di puro egoismo, in funzione dell’ego narcisista a cui siamo stati fin da bambini viziati perché, ad ogni lamentela, siamo stati subito accontentati. Tutte le risoluzioni proposte oggi, compresa quella della Lega, giungono alle medesime errate conclusioni: si crede che il problema si risolva assegnando alla scuola l’educazione relazionale e affettiva. Queste risoluzioni sono viziate all’origine proprio dall’ideologia che è la causa dei problemi e non la soluzione."
Normalmente si pensa che il tema della violenza sia connesso a quello dell’uomo macho - ha concluso Valdegmaberi - È vero l’opposto: gli uomini violenti hanno un deficit di virilità e di riferimento paterno".
Di conseguenza, sempre secondo il consigliere, introdurre l'educazione affettiva nelle scuole porterebbe ad aumentare questo "deficit di virilità" e quindi a incrementare anche la violenza.
Valdegamberi contro la sorella di Giulia Cecchettin
Già in precedenza Valdegamberi aveva sollevato un polverone con commenti inappropriati sulla sorella di Giulia, che sui social aveva definito "una satanista che recita".
"Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto… spero che le indagini facciano chiarezza".
Il consigliere veneto Valdegamberi aveva commentato così l'intervento di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, al programma Diritto e Rovescio di Rete 4.
Dichiarazioni che non erano passate per nulla inosservate e che anzi avevano scatenato una vera e propria bufera contro di lui sia da parte dell'opinione pubblica, sia da parte dei colleghi, alcuni dei quali sono arrivati a lanciare una petizione per chiederne le dimissioni. Lo stesso Governatore del Veneto, Luca Zaia, trovandosi particolarmente spiazzato da simili affermazioni, ha immediatamente fatto sapere di dissociarsi completamente.
Riflettendo su quanto ha dichiarato il consigliere Valdegamberi, credo abbia ragione. I giovani maschi hanno bisogno di padri autorevoli, presenti nella vita dei loro figli, per offrire valori quali la forza, il coraggio, l'impegno e il duro lavoro. Al contrario, essere dei padri buonisti, assenti nel loro ruolo, crea figli fragili, insicuri che non sanno affrontare le ardue prove della vita. I genitori sono i principali educatori all'affettività, tramite il loro esempio nel vivere quotidiano. L'educazione come confronto , presenza, ascolto e sfida!