Dopo "fleximan" contro gli autovelox ora arriva "dossoman"

Agiscono di notte, con il favore delle tenebre, "armati", una volta di flessibile, questa volta, invece, di avvitatore (o cacciavite, ancora non è chiaro) per rimuovere autovelox e dissuasori. Scenario? Un po' in tutto il Nord del nostro Paese, Veneto e Lombardia in primis.

Dopo "fleximan" ecco il nuovo antieroe: "dossoman" sbarca nel Veronese

Nel Rodigino gli autori dell'atto vandalico, sintomo di una discreta insofferenza negli apparecchi che rilevano e registrano gli eccessi di velocità, sono anche stati filmati in azione. Li si vede, sono due, mentre segano di netto il palo che sostiene il velox. Ma quello non è stato un caso isolato, e non è improprio definire questi atti come un vero e proprio "piano" a macchia di leopardo.

A Rovigo sono stati almeno otto, sempre con lo stesso modus operandi: notte, cappucci, flessibili, "taac" e via. Ora però tra questi "antieroi" ne è spuntato un altro che ha preso di mira i dossi. E arrivamo alla cronaca di questi giorni. Nel centro abitato di Giavone, frazione di Veronella, proprio per ridurre la velocità degli automobilisti indisciplinati, e come conferma il primo cittadino, su richiesta dei (pochi) residenti, era stato installato un dosso.

Ma il dissuasore ha avuto una vita breve. Anzi brevissima. E' durato poco meno di due giorni. Qualcuno, infatti, un po' sulle orme di "fleximan", di notte, si è recato sul posto è l'ha letteralmente smontato. Sparito. Alle 21 del 12 gennaio 2024 c'era, riporta il Corriere Veneto, alle 22.30 il nulla, il vuoto cosmico.

Veronella è un piccolo centro ma che è già finito sotto i riflettori per episodi "particolari" con protagoniste le strade. Prima, infatti, e parliamo nel periodo sotto le festività di Carnevale dello scorso anno, era spuntato un finto autovelox, poi un semaforo realizzato in cartone.