Un Taxi Rosa a Verona per la sicurezza di ogni donna
Un servizio per garantire il ritorno a casa la sera senza paura: organizzato con la collaborazione del Comune di Verona e Unione RadioTaxi
Quante volte ci è capitato di camminare di sera e di sentire l’urgenza di voltarci indietro per controllare che non ci sia nessuno a seguirci? Questa è una triste realtà che accomuna le donne nel mondo e che richiede un intervento per garantire che l’uscita tra amiche possa concludersi in totale sicurezza.
Per questo la città di Verona mira a un nuovo servizio taxi, detto "Taxi Rosa", per aiutare a far sentire le donne sicure la sera.
Verona pensa alle donne
A questo proposito, nella mattina di ieri, lunedì 29 gennaio 2024, è stato organizzato un incontro tra i massimi della sicurezza per la città di Verona. L’iniziativa vede la collaborazione tra Unione Radiotaxi Verona e l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi insieme all’assessore al Commercio Italo Sandrini, il presidente del Consiglio comunale Stefano Vallani, la vicepresidente Veronica Atitsogbe e la consigliera comunale delegata alle Pari Opportunità Beatrice Verzè.
“Abbiamo incontrato le varie sigle sindacali dei tassisti per chiedere la disponibilità ad istituire questo servizio che riteniamo sia un’importante opportunità per consentire libertà di movimento migliorando la qualità della vita delle donne in città” – dichiara l’assessore al Commercio Italo Sandrini -.
Alla luce del convegno, sono state esposte le soluzioni che puntano a mettere in patica il servizio taxi pensato per le donne nel giro di due settimane, il quale si aggiunge al già esistente bus a chiamata “Scipione il bus a prenotazione”, in modo che la mobilità sia sempre sicura a prescindere dal genere.
Sicure per strada
Per le donne e le giovani ragazze di Verona rappresenterebbe l’opportunità di raggiungere il luogo di destinazione senza preoccupazioni, da sole, o meglio con l’aiuto di un alleato: “Taxi Rosa”, pratica già in uso in alcune città italiane e all’estero.
“Prosegue l’attività lanciata a seguito di un incontro che l’Amministrazione ha avuto con le rappresentanze di APIDonne Verona – spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. È stato istituito un team di lavoro per la messa a sistema di una serie di misure volte a consentire di muoversi in libertà e sicurezza per la città di Verona anche in ore serali e notturne. L’incontro di oggi, che è stato con le rappresentanze dei tassisti, ha dato il via alla formulazione di una proposta che credo potremmo vedere attiva nel giro di un paio di settimane. I tassisti hanno mostrato molto interesse a riguardo, e a breve formuleranno una proposta adeguata. Il tutto andrà ad aggiungersi alle altre misure, alcune delle quali già in essere, che verranno pubblicizzate e diffuse sul territorio”.
Altri servizi che forse non sai
Si ricorda che per far sentire le donne più sicure nelle loro uscite esiste un servizio totalmente gratuito che prende il nome di DonneXStrada, il quale utilizza la videochiamata privata tramite Instagram per non lasciarle sole durante il tragitto. Spesso capita di tenere in mano il telefono con pronta la chiamata a chi sappiamo che potrebbe risponderci in caso di emergenza: con questo servizio è possibile richiedere assistenza 24 ore su 24 mandando un messaggio, poco prima della necessità del collegamento, attraverso il canale Instagram @violawalkhome, in Italia o all’estero.
Esiste anche un app chiamata VIOLA, semplice nel suo utilizzo per cui basta scaricarla, aprirla e cliccare sul pulsante blu al centro dello schermo per far partire la chiamata con uno dei volontari selezionati o della propria lista. Le chiamate sono registrate per fornire una prova inconfutabile in caso di denuncia.
Dotata di un sistema di SOS premendo il tasto rosso sempre presente sullo schermo, si avviseranno in questo modo le forze dell’ordine e i contatti di emergenza del singolo. L’applicazione è anche dotata di geolocalizzazione in cui è possibile inserire il percorso direttamente sulla mappa che provvederà a consigliare il tragitto più sicuro. Inoltre, la mappa è in grado di mostrare i cosiddetti Punti Viola più vicini, ovvero associazioni, ma anche esercizi commerciali come bar o strutture sportive che offrono rifugio a chi è in pericolo.
Alessandra Zannini