Al via Fieragricola di Verona, ai cancelli il presidio dei trattori in protesta
Il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida: "Questo Governo sarà sempre dalla parte di chi produce"
Oggi, 31 gennaio 2024, è iniziata a Veronafiere la 116esima di Fieragricola: la rassegna internazionale di agricoltura in programma fino a sabato 3 febbraio 2024. Ma davanti ai cancelli dell'inaugurazione un presidio di 300 agricoltori in protesta per rivendicare i propri diritti.
Al via Fieragricola di Verona 2024
Stamattina, mercoledì 31 gennaio 2024, si sono aperti i cancelli a Veronafiere della 116esima edizione di Fieragricola: la rassegna internazionale che abbraccia tutti i principali comparti del settore primario, che in Italia rappresenta un valore di produzione di quasi 75 miliardi di euro.
La manifestazione proseguirà fino a sabato 3 febbraio 2024 e ospiterà ben 820 aziende provenienti dal nostro Stivale nonché da altri 20 Paesi esteri.
In programma oltre 140 convegni, dedicati alla formazione del settore agricolo e non solo, anche approfondimenti trasversali su cambiamenti climatici, energie green, tecnologie hi-tech per l'agricoltura sostenibile, meccanica agricola, zootecnia e tanto altro.
4 giornate che accoglieranno anche buyer internazionali accreditati da 28 Paesi e selezionati in collaborazione con l’Agenzia ICE, in particolare dalle aree dell’Est Europa, dell’Africa e del Medio Oriente.
Ai cancelli 300 agricoltori in protesta
Quest'anno, tuttavia, l'attenzione è riposta non soltanto sui numerosi stand allestiti all'interno della fiera, ma anche su una vera e propria protesta organizzata stamani alle 8 davanti al cancelli di Fieragricola.
Protagonisti 300 agricoltori a rivendicare a gran voce i propri diritti. Ben i 5 trattori che hanno fatto le veci di tutti quelli che stanno manifestando in giro per l'Italia e che avevano urlato la loro rabbia già qualche giorno fa al mercato ortofrutticolo di Verona.
I motivi? Ottenere il giusto prezzo per i loro prodotti e protestare contro le decisioni prese dalla Ue e dal governo sul comparto.
Molte le associazioni di categoria non presenti all'inaugurazione dell'evento di stamattina: tra queste, la Coldiretti, i cui delegati sono ora a Bruxelles per contestare anche loro alcune delle politiche comuni dell'Europa.
"Questo Governo sarà sempre dalla parte di chi produce"
Sempre questa mattina, attorno alle 11 è arrivato a Fieragricola anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha spiegato i manifestanti la linea del governo: dare priorità ai settori produttivi nonché lottare contro la burocrazia a Bruxelles.
Qui il problema è l'assenza di un valore generale - ha spiegato Lollobrigida ai microfoni del Tgr Veneto – che garantisce le produzioni. Dobbiamo far crescere la nostra economia e quindi anche la possibilità di ripartire. Nell'ultimo tratto della filiera, cioè l'anello principale nell'agricoltura, il reddito deve essere sufficiente non solo a vivere l'agricoltore, ma far vivere e far crescere la sua famiglia e far crescere l'economia di questa Nazione. Ma vanno decise le priorità. Qui si è pagato per non coltivare: bisogna aiutare a coltivare fino all'ultimo pezzo di terra arabile del nostro Paese.
Il ministro ha, poi, annunciato che nel pomeriggio avrebbe incontrato una delegazione ristretta di manifestanti, al fine di placare per quanto possibile il clima teso.
Questo Governo sarà sempre dalla parte di chi produce, sempre aperto al confronto - conclude il ministro.