La tragedia di Federica, Villa Bartolomea sconvolta, il parroco: "Solo la settimana prima era a messa come tutte le domeniche con il bambino e il marito"
Federica Ghirelli è morta all'ospedale di Borgo Trento, poco dopo aver dato alla luce, purtroppo già morta, la piccola Emma
Federica Ghirelli, ingegnere biomedico di 37 anni, era all'ottavo mese di gravidanza quando improvvisamente ha perso la sua bambina, Emma, ed è morta per cause ancora in fase di accertamento.
Incinta di 8 mesi, mamma e figlia muoiono nel giro di poche ore
Potrebbe essere un'infezione batterica la causa della morte di Federica Ghirelli e della bambina che portava in grembo da otto mesi, Emma, ma è ancora da accertare.
La 37enne di Villa Bartolomea, ingegnere biomedico e già mamma di un bambino di 4 anni, è morta improvvisamente all'ospedale di Borgo Trento, dopo aver dato alla luce, purtroppo già morta, la piccola Emma.
Come riporta L'Arena, i primi sintomi, febbre e dissenteria, si sono manifestati martedì scorso, 30 gennaio 2024, le condizioni di Federica si sono aggravate velocemente, e il giorno dopo è stata portata d'urgenza in pronto soccorso dove ha dato alla luce la sua bambina, che però, purtroppo non ce l'ha fatta. Nelle ore successive anche le condizioni di Federica sono peggiorate e dopo essere stata trasferita nel reparto di rianimazione, purtroppo anche lei è deceduta.
Una comunità sconvolta
Parole colme di sconforto quelle del parroco di Villa Bartolomea, Don Alessio, che nella giornata di lunedì 5 febbrario 2024 cerca di descrivere il dolore presso la comunità parrocchiale:
"I genitori di Federica sono originari di qui, di Villa Bartolomea, sono ben conosciuti e attivi nella comunità, anche in quella parrocchiale. Ciò che ha sconvolto, immagino ancor di più, è che la domenica prima era a messa come praticamente tutte le domeniche con il bambino e il marito: un'evoluzione rapida e drammatica che non ha permesso neanche di rendersi conto di cosa stesse succedendo. Le persone sono tutte commosse e sconvolte, reazione comprensibile. Come comunità parrocchiale credo umanamente che le domande e gli interrogativi sono quelli che portano nel cuore ogni persona. Immagino che l’impegno da parte della famiglia della parrocchia sia quello di essere vicini ai genitori di Federica, al marito di Federica, al bambino, testimoniando affetto. Ho visto le persone a messa e tutti avevano in mente questa situazione, insomma il clima un po’ rattristato da questo evento."
E continua affermando che in queste condizioni non è possibile pensare ai festeggiamenti:
"Ieri dovevamo fare un momento di festa per il rinnovo del tesseramento del circolo che abbiamo rimandato perché concretamente c'era anche poca voglia di far festa e non era il caso. Mi rendo conto che il rischio è quello di cercare di verbalizzare tanti discorsi che poi non aiutano a trovare spiegazioni e non hanno sempre una logica. Credo che l'occasione sia quella di provare silenziosamente ad avvicinarsi alle persone tornate da questo dolore e manifestare amicizia, vicinanza e preghiera."