Luca Falcon perde la vita in moto in Angola: donava protesi ai bambini vittime di guerra
Aveva appena compiuto 35 anni quando il giorno seguente è stato investito da un camion. Luca aveva perso una gamba in un vecchio incidente, così fondò l'associazione per regalare protesi ai bambini africani
Otto anni fa era rinato dopo un incidente stradale per cui gli hanno dovuto amputare una gamba, ma la morte non ha dato scampo al veronese Luca Falcon, deceduto in Angola dove era impegnato nella sua missione: donare protesi ai piccoli vittime di guerra.
L'Africa in moto
Domenica 3 marzo 2024, Luca Falcon, 35 anni di Verona, è rimasto coinvolto in un incidente in moto in Angola: di lui ricordano oggi la moglie e i conoscenti la sua passione per le due ruote e la fondazione dell’associazione Karma on the Road. Dopo l’incidente in cui ha avuto salva la vita, ma che l’ha privato di una gamba, ha fondato l’associazione dal nome evocativo: destino su strada, ma secondo la connotazione del karma, ovvero in base alle scelte che facciamo.
Così condividendo lo stesso dolore, Luca non volle essere solo oggetto di un destino imprevedibile, e decise di fondare l’associazione con la missione di raccogliere protesi ortopediche da donare ai bambini africani vittime di guerra. In questi ultimi due anni, assieme alla moglie Giulia Trabucco Falcon, aveva recuperato quasi 600 di protesi usate e rimesse a nuovo per poi consegnarle ai centri riabilitativi dell’Africa.
L'incidente su strada
Sabato 2 marzo 2024, un giorno prima del fatale incidente, Luca compiva 35 anni e con un post su Facebook raccontava la sua sorpresa nel vedersi dov’era: a più di 15000 chilometri di distanza da casa, in sella a una moto, senza una gamba, ma perseguendo i suoi sogni, contro lo stereotipo del padre di famiglia in giacca e cravatta. Il suo era un inno alla libertà, perché compiere 35 anni non significava invecchiare, ma crescere:
Il ricordo di Giulia
Uno spirito irrefrenabile come lo ricorda la moglie Giulia Trabucco Falcon, determinato a raggiungere il Sud-Africa anche a costo di morire nel tentativo di riuscirci. Allarmati da un post sui social, la famiglia ha contattato immediatamente l’Ambasciata della Repubblica di Angola che ha confermato l’accaduto: Luca aveva perso la vita in moto in uno scontro con un camion, anche se ad oggi le dinamiche rimangono incerte. Giulia è impegnata nel recupero della salma del marito affinché possa tronare presto in Italia per l’ultimo saluto in cerimonia civile, come da lui richiesto.
Dopo tutto quel che avevano superato insieme dal 2016, sembra impossibile dover rivivere lo stesso dolore senza nessuna speranza di rinascita. Era questa che ha portato i due a cogliere il lato positivo dell’incidente, dando tutto loro stessi, gratuitamente, per migliorare la situazione di chi come lui ha vissuto lo stesso trauma. Ma ora: “Il buio ha preso il posto della speranza… forse l’ho usata tutta in questi anni di conquiste, o più probabilmente mi è stata portata via con lui.”
"'Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci.” Cit. Luca Falcon
Sempre epico, il mio amore era fatto così, o tutto o niente… e ora è con il cuore a pezzi che vi scrivo. Domenica 3 marzo, il giorno dopo il suo 35^ compleanno, Luca è morto in un incidente con un camion in Angola. La dinamica non è molto chiara, non ho ancora il referto della polizia, ma è davvero irrilevante. Il fatto è che l’amore della mia vita non c’è più. Lui era felice, il post del suo compleanno lo dimostra, inoltre mi hanno detto che è stato istantaneo, non si deve essere accorto di niente. Almeno sappiamo che si è spento facendo ciò che amava di più nella vita: viaggiare in moto.
Io invece resto qui. A chiedermi che senso abbia una cosa del genere. Io e lui abbiamo messo tutti noi stessi per superare l’incidente in cui era stato investito nel 2016, abbiamo deciso di vedere il lato positivo, lui è stato una roccia e ha lottato per tornare a vivere e ispirare gli altri. Abbiamo fondato Karma on the Road e abbiamo aiutato tante persone. Nel 2016 c’era qualcosa da imparare e lo abbiamo fatto al 100% , senza lasciare niente di intentato, lavorando gratis per un futuro migliore per tanti. Il bene fatto rimane e sarò sempre orgogliosa di averlo fatto con lui.
Ora però non vedo cosa dovrei imparare da tutto questo. Il buio ha preso il posto della speranza… forse l’ho usata tutta in questi anni di conquiste, o più probabilmente mi è stata portata via con lui. Ammetto di essere incazzata nera e totalmente delusa dalla vita. Non so se mi passerà mai…Mio marito, il mio Scronky come lo chiamo io, è l’uomo migliore che abbia mai conosciuto, la mia “persona preferita”, il primo a cui volevo raccontare ogni cosa, a cui chiedevo consigli e con cui volevo continuare a condividere la mia vita, divertendoci e facendo del bene. Pensate che già gli rompevo le scatole per fare il rinnovo delle promesse nel 2028… io non so cosa dire, so solo che sento un vuoto che mi strappa l’anima.
So che gli volevate bene e per questo vi giuro che onorerò la sua memoria. Il docu-film uscirà e sarà la testimonianza della sua forza, del suo immenso coraggio e di quanto lui ed io siamo riusciti a fare da soli in questi anni. Nessuno dimenticherà, io non potrò mai. Mi sto interfacciando con l’ambasciata italiana in Angola perché torni a casa il prima possibile e appena avrò notizie comunicherò a tutti voi dove e quando avverrà il suo funerale, che sarà civile come lui voleva.
Grazie a tutti, amici. Sento la vostra vicinanza e vi ringrazio con il cuore. Sono in mille pezzi, ma magari un giorno voi mi aiuterete a rimetterli assieme.
Vi voglio bene.
Giulia Trabucco Falcon"
Luca Falcon in Nigeria
Luca Falcon in Nigeria
Giulia Trabucco all'Orthopedic Training Center di Nsawam in Ghana.
Luca Falcon
Luca Falcon