Investì il 13enne Chris a Negrar: chiesti cinque anni per il pirata della strada Davide Begalli
Dopo l'incidente il ragazzo fu trovato in un fossato a bordo strada. Secondo i medici, si sarebbe potuto salvare se fosse stato soccorso immediatamente
La procura di Verona ha chiesto al giudice per l'udienza preliminare una condanna a cinque anni e quattro mesi con rito abbreviato, perciò con lo sconto di un terzo della pena, per Davide Begalli, accusato di omicidio stradale aggravato da fuga e omissione di soccorso: la sera del 31 luglio 2023 investì e uccise con la propria auto il 13enne Chris Obeng Abom, che stava rincasando a piedi a bordo strada a Negrar.
Investì il 13enne Chris a Negrar: chiesti cinque anni per il pirata della strada Davide Begalli
Cinque anni di reclusione: questa la pena richiesta dalla procura di Verona al GUP per il 40enne Davide Begalli residente nel comune della Valpolicella, che investì con la sua auto Chris Obeng Abom la sera del 31 luglio 2023 a Negrar.
Oggi Begalli si trova in carcere a Montorio. In attesa del processo, il giudice gli aveva concesso gli arresti domiciliari ma si è passati a una misura cautelare più afflittiva poiché i carabinieri hanno scoperto che non rispettava le prescrizioni.
Lo hanno trovato all'esterno della propria abitazione mentre parlava con alcuni conoscenti. Inoltre, hanno accertato che per andare al lavoro la mattina uscisse di casa troppo presto.
Le dinamiche di quel 31 luglio 2023
Il 13enne Chris Abom stava rientrando a casa a piedi da una partita di calcio, sport che alimentava da sempre i suoi sogni.
Ad un certo punto, mentre percorreva la Strada Provinciale 12 dell'Aquilio a Negrar di Valpolicella attorno alle 21.30 di quel 31 luglio 2023, il ragazzino è stato investito da un pirata della strada.
In quella macchina viaggiava l'allora 39enne Davide Begalli, che non si era fermato a prestare soccorso al giovane.
Dopo l'incidente, il povero Chris era stato scoperto in un fossato a bordo strada due ore. Morì il giorno successivo, in ospedale.
Quella stessa notte erano state scandagliate le numerose telecamere pubbliche e private presenti sul territorio comunale alla ricerca di un determinato modello di auto, individuato dai frammenti rinvenuti sul luogo del fatto.
Ulteriori accertamenti avevano poi consentito di individuare sul veicolo e su un palo della segnaletica verticale presente nel luogo dell’investimento tracce ematiche verosimilmente riferibili alla vittima.
Begalli ha sempre negato la propria responsabilità
Il 39enne, davanti al Gip Carola Musio, non aveva risposto alle domande, ma aveva ribadito di non essersi reso conto di aver investito una persona.
Il malvivente aveva, infatti, spiegato di essersi fermato a controllare due volte: la prima subito dopo l'impatto, causato, a detta sua, da un momento di disattenzione e cioè lo sguardo abbassato per cambiare stazione radio.
Il secondo controllo, invece, è avvenuto di ritorno a casa. In nessuna delle due occasioni, sceso dall'auto, si è accorto di nulla e pensava di aver colpito un segnale stradale.
Il rammarico di molti nelle dichiarazioni dei medici di Chris: si sarebbe potuto salvare, se solo fosse stato soccorso immediatamente e non lasciato morire a bordo strada.
La "spedizione punitiva" contro l'abitazione del 40enne
Pochi giorni dopo l'omicidio di Chris Abom, precisamente l'8 agosto 2023, era stata presa d'assalto l'abitazione di Davide Begalli. Una vera e propria "spedizione punitiva" davanti la casa della compagna, dove il pirata stava scontando gli arresti domiciliari.
Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbero presentate una trentina di persone incappucciate che urlavano a Begalli di uscire: "Vieni fuori che ti ammazziamo!", mentre si scagliavano contro la porta, lanciando addirittura dei sassi.
Il tutto, ripreso probabilmente da uno dei responsabili in un video davvero scioccante.