Senzatetto si ripara in un cassonetto e per poco non viene stritolato nel compattatore, salvato dall'operatore Amia
Il netturbino si è accorto della presenza del senzatetto poco prima di rovesciare il cassonetto. Dieci anni fa, sempre a Verona, un caso simile era finito in tragedia
Se non fosse stato per l'operatore Amia che si è accorto di cosa stesse accadendo, sicuramente per il senzatetto non ci sarebbe stato alcuno scampo. Invece, per fortuna, tutto si è risolto senza conseguenze, anche se il rischio è stato altissimo e si sarebbe potuta ripetere la stessa tragedia avvenuta a Verona dieci anni fa.
Si ripara in un cassonetto e per poco non viene schiacciato nel compattatore
Una tragedia sfiorata. E' così che la Ronda della Carità, organizzazione di volontariato a Verona, scrive sulla propria pagina Facebook per raccontare cos'è avvenuto nel corso della mattinata di ieri, lunedì 22 aprile 2024, nel borgo Venezia.
Un senzatetto, per ripararsi dal freddo, dalla pioggia e dal vento che si sono abbattuti su Verona nel corso della giornata di ieri, ha trovato un bivacco in un cassonetto situato in via Saliceto, zona San Michele extra.
La mattina seguente, tuttavia, durante il giro dei camion dei rifiuti di Amia prima dell'alba intorno alle 6, per una questione di secondi non si è verificato un dramma. Se non fosse stato per l'operatore Amia, infatti, il senzatetto sarebbe finito schiacciato nel compattatore dei rifiuti. Il netturbino, dopo aver caricato il cassonetto e sollevato per rovesciarlo nel compattatore, ha notato la presenza del senzatetto, fermando tutto all'istante.
L'uomo senza fissa dimora, a quel punto, come ci ha riferito l'ufficio stampa di Amia Verona, è scappato a gambe levate, senza dare modo all'operatore di parlarci. Nelle ore successive all'accaduto, il presidente di Amia Roberto Bechis ha commentato la vicenda facendo un plauso al suo dipendente:
"Su questi mezzi ci sono precisi sistemi di sicurezza, un sistema di controllo e di telecamere, ma è soprattutto grazie alla prontezza dell'operatore in servizio in quel momento che si è evitato un epilogo ben più tragico. L'attenzione nel lavoro rimane una componente fondamentale e il plauso va al nostro dipendente Amia".
Dieci anni fa un senzatetto è morto in circostanze simili
Tutto è bene quel che finisce bene quindi, con il senzatetto che è sfuggito a una sorte agghiacciante. L'episodio di ieri, lunedì 22 aprile 2024, tuttavia, si è verificato a ben dieci anni di distanza da un caso simile che però è terminato in tragedia.
Come ricorda la Ronda della Carità, infatti, Adrian, 41enne rumeno, aveva perso la vita in via Corte Pancaldo a Verona dopo essersi riparato dal freddo in un cassonetto del cartone.
"Questa mattina un autista dell'AMIA ha evitato una tragedia accorgendosi, prima dell’attivazione del compattatore dei rifiuti, della presenza di una persona senza dimora che, per ripararsi dalla pioggia e dal freddo di queste notti, ha trovato un bivacco in un cassonetto. Dieci anni fa un'altra vita è stata spazzata via in un compattatore del cartone in via Corte Pancaldo dove Adrian, una persona rumena di 41 anni, aveva cercato un posto meno freddo per dormire.
Fra qualche giorno terminerà l'accoglienza invernale nei dormitori e, con temperature che sono ancora invernali, altre ottanta persone si ritroveranno a dormire in strada. Questa notte abbiamo distribuito 236 pasti e molte coperte, ma evidentemente a non è abbastanza. Dobbiamo tutti fare di più per garantire che nessuno debba vivere nel terrore costante di non sopravvivere alla notte".