Entrano in casa di un anziano di 99 anni con l'inganno e gli rubano le carte di credito
Un furto avvenuto lo scorso agosto 2023: per due donne trevigiane, indagate di truffa aggravata e utilizzo indebito di carte di credito, sono scattati gli arresti domiciliari
Hanno preso di mira una vittima molto anziana, pensando di riuscire a farla franca senza essere rintracciate. E invece due donne originarie della provincia di Treviso, protagoniste del raggiro nei confronti di un 99enne veronese, sono state smascherate e indagate per truffa aggravata: dopo essere entrate in casa sua con l'inganno, infatti, gli hanno rubato denaro contante e carte di credito.
(In copertina: immagine di repertorio)
Entrano in casa di un 99enne con l'inganno e gli rubano le carte di credito
I Carabinieri della Stazione di Parona Valpolicella, la scorsa settimana, a conclusione di articolata attività d’indagine, hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare personale a due donne trevigiane, rispettivamente di 44 e 59 anni, sul conto delle quali sono stati acquisti gravi indizi di colpevolezza per una truffa e conseguente indebito utilizzo di carte di pagamento, commessi nell’agosto 2023, ai danni di un anziano veronese che di recente ha compiuto 100 anni.
L’attività di indagine è stata immediatamente avviata dai Carabinieri a seguito della denuncia presentata dalla vittima, la quale ha riferito che con l’inganno una donna sconosciuta era riuscita ad entrare nella sua abitazione. Solo successivamente, quando quest'ultima aveva lasciato l'appartamento, alcuni parenti dell'anziano si sono accorti che dalla casa erano stati rubati denaro contante e carte di credito.
Arresti domiciliari per due donne trevigiane
Le complesse investigazioni compiute dai Carabinieri di Parona Valpolicella, svolte sia attraverso la visione dei sistemi di videosorveglianza sia per mezzo della rilevazione dei movimenti bancari eseguiti con le carte di debito rubate, hanno permesso di individuare le due donne e ricostruire a loro carico un importante quadro indiziario che, sottoposto al vaglio della Procura della Repubblica di Verona, ha portato alla emissione del provvedimento cautelare personale degli arresti domiciliari da parte del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale scaligero. Provvedimento cautelare che è stato notificato alle due donne presso le loro dimore dove già si trovavano sottoposte alla medesima misura restrittiva per altra causa.
Ancora una volta, l’impegno dell’Arma nel contrasto al riprovevole fenomeno delle truffe agli anziani ha ottenuto un importante risultato consentendo di assicurare alla giustizia gli indagati.
Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.